I registri contabili devono essere intestati e numerati prima dell’uso, compilati in ordine cronologico e con cancellature tali da poter vedere ciò che si è voluto modificare (quindi non con il correttore).

Nei registri I.V.A. vanno riportati i dati delle fatture emesse e ricevute, e nel registro cronologico e degli incassi e pagamenti tutti gli incassi e pagamenti sostenuti nell’esercizio dell’attività.

L’infermiere/a professionale ha diritto di dedurre dai propri compensi tutti i costi documentati e inerenti la propria attività. Riportiamo di seguito un elenco delle più comuni spese deducibili .

SPESE DEDUCIBILI

 DESCRIZIONE SPESA

DEDUZIONE

 

MODALITA’

Uso

esclusivo

Uso

promiscuo

BENI IMMOBILI STRUMENTALI

Acquisto

0%

0%

Quota ammortamento

Canoni leasing

0%

0%

Canone periodico

Canoni locazione (affitti)

100%

50%

Per cassa

Spese manutenzione ordinaria

100%

50%

Per cassa

Spese manutenzione straordinaria

100%

50%

Ammortamento 20%

BENI MOBILI STRUMENTALI

Autovetture, autoveicoli*

20%

20%

Ammortamento 25% con limite di Euro 18.075.99

Motocicli**

20%

20%

Ammortamento 25% con limite di Euro 4.131.66

Telefoni cellulari e fissi

80%

80%

Ammortamento 20% o per cassa

ALTRI BENI MOBILI STRUMENTALI

Elaboratori elettronici, macchine per ufficio, arredi, apparecchiature tecniche, ecc.
- costo superiore a € 516.46

100%

50%

Ammortamento aliquote varie

- costo inferiore a € 516.46

100%

50%

Per cassa

COSTO PER LAVORO DIPENDENTE

Retribuzioni

100%

Per cassa

Contributi previdenziali e assistenzialiobbligatori

100%

Per cassa

Trattamento fine rapporto

100%

Per quote maturate

COMPENSI A TERZI

(LAVORATORI AUTONOMI, COLLABORATORI)

100%

Per cassa

ALTRI COSTI
Iscrizione Ordine

100%

Per cassa

Interessi passivi e spese bancarie

100%

Per cassa per c/c relativo alla professione

Spese di rappresentanza

100%

Per cassa con limite 1% dei compensi

Spese di partecipazione a congressi, convegni, corsi di aggiornamento professionale

50%

Per cassa

Spese per prestazioni alberghiere eristorazione

75%

Per cassa con limite 2% dei compensi

Spese telefoniche

80%

80%

Per cassa

*le spese di manutenzione, riparazione, custodia, immatricolazione, bollo, assicurazione e carburante sono deducibili per cassa secondo la stessa percentuale di deduzione della spesa principale a cui sono riferite.

Fatturazione. L’infermiere/a deve emettere una fattura per ogni prestazione effettuata.

Ogni fattura, emessa in duplice copia, deve essere datata e numerata progressivamente, e deve contenere:

  • nome e cognome o ragione sociale e residenza dei soggetti tra i quali è effettuata l’operazione (è consigliabile, ma non obbligatorio, indicare il codice fiscale e l’eventuale partita iva del/la cliente);
  • partita I.V.A. e codice fiscale del/la professionista che emette la fattura;
  • descrizione della prestazione sanitaria;
  • compenso;
  • una marca da 2,00 euro quando il compenso supera 77,47 euro. La marca va applicata quando l’operazione è esente da I.V.A. Si ricorda che sono esenti da iva le prestazioni sanitarie di cura e riabilitazione di competenza rese alla persona, e tale titolo di esenzione deve essere indicato in fattura apponendo la nota “Operazione esente ex art. 10 DPR 633\72”. Nel caso si rientri in uno dei regimi semplificati, si ricorda di indicare le annotazioni relative. Il contributo integrativo da versare ad ENPAPI è attualmente del 2% se la prestazione è effettuata nei confronti di una pubblica amministrazione, e del 4% in tutti gli altri casi;
  • la ritenuta d’acconto del 20%, (da non applicare se si fattura a privati o se si usufruisca dei regimi semplificati che prevedono l’esonero della stessa ), che dovrà essere trattenuta dal/la cliente e che dovrà essere calcolata sull’importo della prestazione al netto del contributo integrativo (2 o 4 % a seconda del committente).

La fattura deve essere emessa al momento dell’incasso della stessa.

Esempio di fattura di titolare di partita Iva (esempio non valido se il/la committente è ente pubblico)

Esempio di fattura di titolare di partita Iva 01

Esempio di fattura emessa nel 2016 (contributo 27%) da titolare di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, non assicurato presso altra forma di previdenza obbligatoria o titolare di trattamento pensionistico.

Esempio di fattura di titolare di partita Iva 02

Marca da bollo su originale (attualmente 2,00 euro se l’importo del compenso lordo della presente ricevuta è superiore a 77.46 euro.

SOSPENSIONE DALL’ALBO

Il D.L. n. 138/2011 convertito nella legge n. 148/2011 pubblicato sulla G.U. del 16 settembre, introduce la sospensione dall’albo per il/la professionista che non emette fattura.

Il provvedimento di sospensione è comminato dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio in relazione al domicilio fiscale del/della contribuente, ed è immediatamente esecutivo.

Dopo aver comminato la sospensione, l’Agenzia delle Entrate comunica all’Ordine di appartenenza o al soggetto competente alla tenuta dell’Albo il nominativo dell’iscritto/a oggetto di sospensione, affinché ne sia data pubblicazione sul sito internet.

La sanzione scatta immediatamente quando viene contestata la mancata emissione di quattro o più fatture nell’arco di un quinquennio.

 

TRACCIABILITA’ DEI PAGAMENTI

La legge di stabilità 2016 ha innalzato a 2.999 euro la soglia entro la quale è possibile, senza particolari limitazioni, trasferire contante, emettere assegni “trasferibili” e detenere libretti al portatore. Nel caso si “sfori”, scattano elevate sanzioni.
Lo scopo della disposizione è rendere più tracciabili e trasparenti i flussi di pagamento che avvengono tra privati, tra soggetti economici e tra privati e soggetti economici, senza l’intervento di intermediari finanziari.

 

SPESOMETRO

L’art. 21 del D.L. n. 78/2010 (Manovra d’estate 2010) ha introdotto l’obbligo di comunicazione all’Amministrazione Finanziaria delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo superiore a euro 3.000, se soggette a fatturazione, o superiore a 3.600 se non soggette a fatturazione.

Il nuovo obbligo riguarda: tutti i soggetti passivi IVA (imprese, commercianti, negozianti e lavoratori/trici autonomi/e).

Il nuovo obbligo è relativo alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA, e va effettuata, per tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA, relativamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rese e ricevute documentate. L’adempimento si estende non solo alle operazioni imponibili, ma anche a quelle non imponibili ed esenti, e riguarda altresì le operazioni poste in essere nei confronti di soggetti “privati”; pertanto, sono interessate sia le operazioni per le quali sussiste l’obbligo di fatturazione, sia per quelle per cui detto obbligo non sussiste, che devono essere tracciate tramite scontrino fiscale o ricevuta fiscale.