In futuro le protesi (ma forse anche gli organi) saranno stampate in 3D, con materiale biologico.
Ad aprire la strada e’ l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che oggi ha inaugurato la nuova piattaforma di Bioprinting per la ricerca clinica. Un investimento da 2,3 milioni di euro, finanziato da Regione Emilia-Romagna e ministero della Salute. Il nuovo macchinario permettera’ di stampare protesi in tre dimensioni su misura, a partire da immagini radiologiche realizzate con la Tac ”Dual energy”.
“La combinazione di materiali bioingegneristici- spiega il Rizzoli in una nota- supportera” la crescita delle cellule, la loro differenziazione e migrazione, per garantire integrità’ strutturale e minori rischi di rigetto”. Un sistema all’avanguardia, dunque, la cui installazione e’ terminata a gennaio e su cui ora i ricercatori del Rizzoli stanno facendo studi pre-clinici per definire le applicazioni piu’ efficaci per rigenerare tessuti e ossa, a cui seguira’ l”utilizzo sui pazienti.
La nuova piattaforma e’ stata presentata questa mattina al Rizzoli dal direttore generale Francesco Ripa di Meana e dal direttore scientifico Maurilio Marcacci, insieme al sindaco Virginio Merola, al presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore regionale alla Sanita”, Sergio Venturi. “Oggi aggiungiamo un altro pezzo di storia al Rizzoli”, commenta soddisfatto Ripa di Meana. “Il Rizzoli si conferma davvero all’avanguardia anche a livello europeo- aggiunge Merola- ci sono 158 ricercatori che ce la mettono tutta e ottengono ottimi risultati”.
La mattinata e’ stata anche l”occasione per fare il punto sulle attivita’ del Rizzoli, tra cui la cura del sarcoma osseo. Un tumore per il quale tra il 2010 e il 2015 sono stati curati nell’Istituto bolognese 104 bambini. Fra loro, spicca la storia di una bimba greca che a 13 mesi si e’ rotta il femore nel tentativo di mettersi in piedi, scoprendo cosi’ di avere la malattia. All”eta” di 17 mesi e’ stata operata al Rizzoli e oggi di fatto e’ “il primo essere umano che ha iniziato a camminare con una protesi”, affermano con orgoglio allo Ior.
“Parliamo di eccellenze- sottolinea a margine Bonaccini- una sanita’ tra le migliori al mondo”. Come Emilia-Romagna “abbiamo ottenuto 100 milioni in piu” dal Governo per il Fondo sanitario regionale, abbiamo un pacchetto da 150 milioni per ammodernare gli ospedali e realizzare nuove Case della Salute. Quella di oggi e” una ciliegina su una torta che comincia a essere con molti strati e ben farcita”. (San/ Dire)