Sul sito National Institute of Aging americano arrivano consigli e suggerimenti per allenare la memoria.
Gli esperti dell’Alzheimer’s Disease Education and Referral Center, dicono che se ci si dimentica dove sono state lasciate le chiavi di casa o gli occhiali, niente paura perché sono dimenticanze che possono capitare a tutti e che con l’età è normale diventino più frequenti.
Gli autori del NIA spiegano che se avvengono queste dimenticanze, si può fare molto per allenare la memoria, innanzitutto può essere utile riporre portafoglio chiavi e occhiali sempre nello stesso posto, usare dei semplici strumenti per tenere a mente le cose come un calendario, dei post it o delle liste di cose da fare. Per allenare la memoria, può essere utile, non isolarsi, avere relazioni sociali e anche svolgere attività di volontariato, vedere i parenti, i nipoti, riposare bene, fare esercizio fisico e mangiare sano sono tutti stili di vita che difendono la memoria.
Bisogna invece preoccuparsi, dicono gli esperti, quando le dimenticanze diventano gravi, ad esempio quando si incontrano difficoltà in semplici attività come fare spesa, quando ci si ritrova a fare le stesse domande più e più volte, quando ci perdiamo in posti a noi ben noti, quando si entra in confusione circa dei luoghi, delle persone o sul tempo. Vi sono anche altri segnali come dimenticarsi di prendersi cura di noi stessi, dal mangiare al lavarsi.
In questi casi bisogna consultare il medico e capire con il suo aiuto cosa possa esserci dietro i problemi di memoria gravi che si incontrano. Vi possono essere vari motivi: le difficoltà e la confusione possono essere dovute a certi farmaci di cui si fa uso, a carenze vitaminiche, a eccessivo consumo di alcolici, ma anche a problemi circolatori a livello cerebrale, problemi epatici o renali. Anche la demenza può essere una causa di gravi deficit di memoria.
In conclusione, è importante parlarne col proprio medico che suggerirà degli esami da eseguire, un completo check-up di salute con esami del sangue e urine, test cognitivi e se necessario un esame di imaging del cervello (Tac, Pet o risonanza).
FONTE ANSA