Con la Delibera 582/2016 la Regione Emilia Romagna interviene sulla questione dei protocolli infermieristici nel 118. Vedi il Documento (link)
La Delibera denominata “Principi e criteri in ordine alla predisposizione di linee guida regionali per l’armonizzazione dei protocolli avanzati di impiego di personale infermieristico adottati ai sensi del art.10 D.P.R. 27 MARZO 1992 per lo svolgimento del servizio di emergenza sanitaria territoriale 118”, definisce gli indirizzi generali ai quali le linee guida dovranno ispirarsi. Tra questi, la necessaria coerenza con le migliori pratiche nazionali e internazionali, con un impegno forte sul versante della formazione del personale medico e infermieristico.
Dal punto di vista operativo, sarà salvaguardata l’autonomia organizzativa per i dirigenti dei servizi di emergenza e dovranno essere definite procedure per l’intervento degli infermieri estremamente dettagliate, per evitare loro ogni valutazione discrezionale: ogni situazione che si presentasse complessa o con margini di incertezza, dovrà essere affidata alla valutazione di un medico.
Del resto, una ricognizione nel campo delle azioni che vengono adottate nei casi di emergenza-urgenza – condotta lo scorso anno – ha dimostrato che già oggi nelle diverse Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna è operativo un insieme di procedure che vengono applicate dal personale infermieristico.
Si va dallo screening pre-ricovero dei sintomi, per accelerare i tempi della diagnosi che poi farà il medico, alla somministrazione di farmaci salvavita in alcuni casi predefiniti, quali l’abuso di oppiacei o casi acuti di sofferenza cardiaca. Inoltre, gli infermieri possono già essere impiegati per manovre salvavita in emergenza, ad esempio in caso di arresto cardiaco. Anche la somministrazione di antidolorifici è già praticata, nei casi in cui la persona soccorsa abbia dolori forti, in modo tale da evitare danni secondari e migliorare la fase precedente il ricovero in ospedale.
La decisione della Regione, in ultima analisi, è improntata alla necessità di fare chiarezza sul piano del “chi fa, chi fa che cosa”, in un ambito naturalmente di estrema delicatezza.
Con una consapevolezza: la professione degli infermieri è oggi molto cambiata. Gli infermieri non sono più figure professionali ausiliarie rispetto ai medici, ma professionisti dotati di autonomia, con proprie e specifiche competenze. E tutto questo deve essere valorizzato – sostiene la Regione con il provvedimento oggi adottato – anche sulla scorta di altre esperienze in campo internazionale, che hanno dimostrato l’importanza dell’intervento dell’infermiere per aumentare le possibilità di vita dei pazienti
I contenuti veri e propri saranno comunque definiti entro il 30 aprile da uno specifico Gruppo regionale di validazione, già operativo e composto da professionisti che da anni operano a livello nazionale ed internazionale sulle più avanzate metodologie utilizzate nel campo degli interventi di emergenza.
(Fonte ER)
Foto in copertina: © Domenico Marchi Flickr
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