Uno studio sulla rivista Pediatrics mostra che si sono molto ridotti negli ultimi anni i casi di otite nei bambini.
Questa riduzione, secondo gli autori del lavoro, diretto da Tasnee Chonmaitree presso la University of Texas, è da ricondursi all’abitudine in crescita tra le madri di allattare al seno, alla maggiore diffusione di certi vaccini (ad esempio antinfluenzale e pneumococco) e anche alla riduzione del vizio del fumo tra le madri.
Lo studio, ha coinvolto 367 bebè nati tra ottobre 2008 e marzo 2014, seguendone lo stato di salute fino al compimento del primo anno di vita e chiedendo ai genitori di prendere nota di qualunque infezione delle vie respiratorie e otite del bambino.
Dallo studio è emerso che dal 2008 al 2014 la frequenza delle otiti si è ridotta dal 18 al 6% nei bebè di tre mesi, e dal 39 al 23% in quelli di sei mesi; infine dal 62 al 46% nei bambini di un anno.
Uno dei principali fattori di rischio, individuato dagli esperti per l’otite è la mancanza di allattamento al seno per il bambino, mentre un altro fattore di rischio venuto alla luce sono le frequenti infezioni delle vie respiratorie superiori.
FONTE ANSA