“Tredici anni fa ho avuto una epatite fulminante da farmaco e ho dovuto affrontare un trapianto di fegato d’urgenza”. Lo racconta all’agenzia Dire Emanuela Mazza, ideatrice del cartone animato ‘Salvo e Gaia’, oggi a Roma per la proiezione al cinema The Space Moderno.
Il lavoro firmato da Mazza rientra nell’ambito della Campagna Nazionale di Comunicazione su Donazione e Trapianto di Organi Tessuti e Cellule promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e le Associazioni di Settore.
“All’epoca – dice Mazza – avevo quattro figli piccoli e ovviamente quando hanno provato a spiegare loro cosa stesse accadendo hanno fatto fatica a comprendere cosa fosse. All’epoca non se ne parlava molto. Quindi quando sono tornata a casa e sono guarita, mi sono posta come obiettivo quello di fare educazione sulla donazione degli organi ai bambini e così ho pensato ad un cartone animato”. Il cartone animato, chiarisce Emanuela, è stato realizzato in collaborazione con l’associazione ‘Amici del trapianto di fegato’, “che io presiedo e che ha sede al policlinico Gemelli, e per fortuna in questi sette anni, la perseveranza del Centro Nazionale Trapianti, che ha creduto in questo progetto, lo ha reso un progetto nazionale facendolo arrivare a tutti i bambini”.
Il progetto “Salvo e Gaia
Un regalo che vale una vita” è stato realizzato nell’ambito della Campagna nazionale su donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e le associazioni di settore. Negli ultimi anni le campagne di comunicazione hanno sostenuto programmi dedicati al mondo giovanile proponendo degli strumenti didattici ad hoc.
“Salvo e Gaia” è un cartone animato strutturato in sei episodi in cui i protagonisti partono alla scoperta del “fantasticoso” corpo umano a bordo della loro “medicicletta”, interrogandosi sul suo funzionamento e in alcuni casi sulle sue possibilità di “riparazione”. Il delicato argomento della donazione di organi, tessuti e cellule è stato inserito nel più ampio discorso dell’educazione alla salute, fondamentale per indirizzare gli “adulti di domani” verso dei comportamenti salubri, proponendo un momento di riflessione su come è strutturato il nostro corpo, sui giusti stili di vita per preservarlo al meglio e sulla gratuità del dono.
Grazie alle immagini tondeggianti e morbide che caratterizzano il cartone animato e all’introduzione di formule sfumate (quali “sostituzione” per trapianto o “doppio compleanno” per indicare il ritorno alla vita del paziente trapiantato), il tema principale viene illustrato ai bambini attraverso toni e linguaggi lievi, adatti alla loro età e alla loro sensibilità.
Ulteriori informazioni sono presenti sul sito www.salvoegaia.it
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Fonte: Dire (www.dire)