Maryanne Ridenour e’ una giovane madre americana protagonista di una storia che ha dell’incredibile.
Maryanne dopo aver letto su Facebook il racconto di Michael Norton, in gravissime condizioni mentre aspettava un organo compatibile, decide di mettere fine al calvario del giovane paziente del Kentucky, decidendo di donargli un rene.
Una storia di amore, di altruismo e di solidarieta’ ripresa oggi dal quotidiano britannico ‘Independent’. Michael Norton, pur avendo una ridottissima funzionalita’ renale, continuava a lavorare come agente nel dipartimento locale di polizia. La sua triste vicenda viene raccontata da Wate 6, canale news della ABC, per poi rimbalzare su Facebook della stessa emittente televisiva: “Un agente correzionale di Knox County vuole un rene per Natale”.
Il post viene letto da Maryanne, che, commossa, decide di contattare il Centro trapianti dell’università del Tennessee dicendosi pronta a donare un suo organo. Dopo i test per accertare che fosse fisicamente e mentalmente adatta a donare, i medici hanno dato il via libera: il rene di Maryanne era perfettamente compatibile e 8 settimane dopo – il 24 febbraio – la coppia è finita in sala operatoria.
“Sentivo che avrei dovuto farlo”, spiega oggi la “donatrice samaritana”, evidenziando di aver voluto aiutare l’uomo “semplicemente perché mi è sembrato un ragazzo normale, proprio come me e la mia famiglia”.
Per Michael, invece, Maryanne è molto di più: “Il mio angelo custode”, la chiama. Donatrice e ricevente hanno recuperato bene, dicono i medici.
“La donazione ‘samaritana’ continua a dare segnali positivi anche in Italia. In questo momento sono in corso alcune valutazioni” su aspiranti donatori di organi a persone sconosciute, dopo il primo intervento del genere annunciato nel nostro Paese lo scorso aprile, quando il gesto di una donna che ha deciso di mettere a disposizione un rene ha innescato un effetto domino salvavita.
Lo spiega all’AdnKronos Salute Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt), commentando il caso statunitense. “Non posso dire nulla di più”, precisa l’esperto, ma le pratiche di valutazione “stanno andando avanti”.
Fonte: Adnkronos