Vi sono due categorie di bambini: quelli che faticano ad addormentarsi, si alzano in continuazione, piangono, si svegliano urlando in piena notte o riposano bene solo nel lettone insieme a mamma e papà. Altri che dormono abbracciati a un orsetto di peluche. Il pediatra milanese Italo Farnetani spiega che una corretta igiene del sonno è una delle fasi più delicate dell’intera attività di genitore. I bambini e gli adolescenti sereni vivono il periodo che precede la fase dell’addormentamento come un momento sereno e tranquillo proprio perché lo passano in famiglia e andando a dormire non avranno paura di addormentarsi temendo di fare brutti sogni.
Farnetani inoltre suggerisce ai genitori le 10 regole per favorire il sonno tranquillo dei figli.
- Ambiente tranquillo: bisognerebbe garantirlo sempre, evitando discussioni soprattutto nelle due ore che precedono il momento di andare a letto.
- Sì alla televisione ma scegliendo programmi rilassanti ed evitando film paurosi o d’azione.
- Regolarità negli orari: una volta instaurata un’abitudine è importante rispettarla ad esempio un bambino con meno di 10 anni l’ora ideale per andare a letto sarebbe dalle 21 alle 23, dai 10 anni ai 18 anni dalle 22 alle 23,30.
- Rumori molesti al bando: la camera da letto dovrebbe essere silenziosa.
- Velocità: evitare procedure troppo laboriose prima di andare a letto, sono sufficienti lavarsi le mani e i denti, poi di corsa a nanna.
- Stop ai processi educativi: prima di andare a dormire, spiega il pediatra, non pretendere che i bambini e gli adolescenti rimettano a posto la camera, riordinino i vestiti. La cartella per la scuola non va preparata prima di andare a letto, ma al pomeriggio. Bisognerebbe fare tutto in modo da non interrompere quella fase di benessere e rilassamento che si è conquistata in famiglia.
- A letto solo per dormire evitando di guardare la tv o ascoltare musica.
- Mai a nanna fuori dal letto: evitare di addormentarsi sui divani, per terra, in braccio ai genitori o nel lettone con i genitori, il rischio è di ‘addormentarsi male’, alterando i ritmi dell’organismo.
- Sì ai rituali dell’addormentamento, c’è chi vuole la luce accesa, chi la mamma che gli racconti una storia, chi invece una coperta o il classico bambolotto. Questi rituali compaiono verso i 2-2,5 anni e sono abitudini che vanno assecondate perché creano radici familiari.
- Farmaci: non servono, basta seguire le 9 regole precedenti.
Fonte ADNKRONOS