Novità in arrivo da Torino sulla tecnica di puntura lombare. Una procedura invasiva indispensabile in neurologia e in altre specialità mediche per prelevare del liquido, chiamato liquor, che avvolge il cervello e il midollo spinale e poter giungere alla diagnosi di malattie come la sclerosi multipla, le meningiti, le encefaliti e le emorragie subaracnoidee.
La manovra – che da sempre è stata fonte di disturbi, tra cui “la cefalea post puntura lombare” – costringeva il paziente a rimanere a letto sdraiato, con inevitabili ritardi nella dimissione ospedaliera e con allungamento dei tempi di ripresa delle normali attività di vita quotidiana.
A Torino un gruppo dei neurologi del Cresm (Centro riferimento regionale per la sclerosi multipla) dell’Aou San Luigi di Orbassano (To), diretto da Antonio Bertolotto, ha effettuato uno studio sulle diverse tecniche utilizzate per effettuare la manovra.
Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Cephalalgia’ ha valutato 394 punture lombari eseguite da 7 neurologi, ha confrontato la procedura tradizionale con una nuova, ha testato 4 diversi tipi di ago ed è giunto a una chiara conclusione: la nuova procedura richiede un maggiore tempo, 15 minuti contro i 5 minuti della procedura tradizionale, necessita di una maggiore manualità ed esperienza da parte dei neurologi e di un ago diverso dal tradizionale, ma già in uso nei reparti di anestesia. Ma abbatte il rischio di complicanze comuni e i costi conseguenti.
Con la procedura utilizzata al Cresm la cefalea post-puntura lombare è stata riscontrata in meno del 2% dei pazienti ed è di minore durata e gravità.
Secondo gli esperti questa riduzione delle giornate di ricovero inappropriate può portare a un risparmio di 300.000 euro all’anno in Piemonte, 3 milioni di euro in Italia, oltre a ridurre grandemente un dolore evitabile, e la paura, immotivata, della puntura lombare.
La nuova procedura, messa a punto da Bertolotto, è utilizzata nella pratica clinica quotidiana al Cresm del San Luigi da 5 anni e si sta diffondendo nelle neurologie italiane e ben si inserisce anche nell’ambito del più articolato progetto aziendale ‘Choosing wisely: scegliere con saggezza le prestazioni efficaci ed appropriate’, avviato dal gennaio 2016 dalla direzione dell’Aou San Luigi.
Fonte: Adnkronos