Una nuova frode alimentare è stata sventata dal Corpo forestale dello Stato: sono state infatti sequestrate oltre 85 tonnellate di olive colorate con solfato di rame. Si tratta di olive provenienti dalla Spagna e dalla Grecia “taroccate” con un falso made in Italy in cattivo stato di conservazione.
L’allarme è lanciato dalla biologa dello Studio ABR Elga Baviera, esperta in Igiene degli alimenti e sicurezza alimentare, che in un report per l’AdnKronos Salute analizza le principali tecniche di contraffazione delle olive, con utili consigli per difendersi da truffe e da insidie per la salute.
Sono diverse le tipologie olive “da tavola”: verdi (raccolte prima della maturazione), cangianti (raccolte prima della completa maturazione), nere (già mature).
Ma quali sono i segnali che il consumatore può cogliere per capire se contraffatte? Per l’esperta possono essere diversi:
- Odori o sapori insoliti
- Sensazione olfattiva percepita retronasale che indica segnale di muffa
- Sapore di cotto
- Sapore di metalli o di polvere
- Colore perfetto, innaturale
Quest’ultimo – il colore – è quello incriminato in questo caso. Una contraffazione che fa leva sulla scarsa educazione alimentare del consumatore. Viene utilizzato l’E141 un colorante ottenuto aggiungendo un sale del rame alla sostanza estratta da piante commestibili come erba medica e ortica, ammesso per alcuni alimenti ma non per le olive, capace di far diventare belle e colorate olive destinate al macero.
A tutto ciò deve essere aggiunto anche la contraffazione del marchio d’origine, un Dop (Denominazione di origine protetta) o Igp (Indicazione geografica protetta) in cui la qualità del prodotto è strettamente legata alle caratteristiche dell’ambiente, alla lavorazione, alla trasformazione.
Fonte: Adnkronos