Una storia d’amore e di solidarietà quella raccontata stamani sulle pagine dell’edizione Bolognese del quotidiano La Repubblica.
“Un momento di dolore che diventa inno alla vita” sottolinea l’articolo.
È quanto accaduto ad un uomo di 47 anni che soffriva da tempo di una patologia cardiaca, in lista per ricevere un trapianto e ricoverato al Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna.
Serviva un cuore subito, ed infatti il suo nome era inserito nella lista d’urgenza nazionale per pazienti molto gravi.
Ma durante l’attesa un ictus ha complicato il quadro clinico.
“La sua famiglia, racconta la dr.ssa Gabriella Sangiorgi, responsabile del Centro Riferimento Trapianto, pur distrutta dal dolore, e’ venuta da noi prima ancora che avessimo il tempo di contattarla e ha detto sì alla donazione degli organi, mostrando un’enorme sensibilità ed un grande senso etico”.
Si è proceduto così all’espianto di due reni per poi trapiantarli a due pazienti in attesa di ricevere un organo.
Due nuove vite che ricominciano.
“Non deve sembrare ovvio e scontato l’assenso della famiglia” sottolinea la Sangiorgi, ribadendo il concetto della sensibilizzazione dei cittadini al tema della donazione degli organi. “Abbiamo avuto casi simili nei quali le famiglie si sono opposte negando la possibilità di aiutare altre persone. Questa volta, per fortuna non è stato così”.
Fonte: sito La Repubblica