Si è svolto lunedì 20 novembre, presso l’ospedale di Imola, il corso di aggiornamento “Le nuove dimensioni della Responsabilità infermieristica: dalla normativa alla pratica”.
Con la docenza dell’avv. Giannantonio Barbieri, è stata un’occasione importante per approfondire e delineare, con modalità prevalentemente dialettica con i partecipanti, il tema della responsabilità professionale in campo infermieristico, muovendo dal concetto stesso di responsabilità e arrivando a delineare i principali istituti della responsabilità civile e penale e le loro conseguenze in capo ai professionisti.
Contenuti del corso
La legge n. 24 del 2017, nota come legge Gelli e contenente “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonchè in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, ha profondamente modificato i contorni e i profili della responsabilità professionale in campo sanitario, introducendo importanti novità per quello che riguarda, tra gli altri, la responsabilità civile e penale del singolo professionista e, dunque, dell’infermiere.
Non solo: le competenze stesse, la professionalità degli infermieri e conseguentemente le loro responsabilità, intese queste ultime innanzitutto come capacità di “saper rispondere correttamente” ai bisogni delle persone, richiedono e meritano una importante riflessione a tutto tondo in un’ottica non certamente punitiva (non è “chi sbaglia paga”) ma, piuttosto dal punto di vista della prevenzione e della gestione del rischio clinico.
Il corso si proponeva la finalità di affrontare e delineare, con modalità prevalentemente dialettica con i partecipanti, il tema della responsabilità professionale in campo infermieristico, muovendo dal concetto stesso di responsabilità e arrivando a delineare, seppure per sommi capi, gli istituti della responsabilità civile e penale e le loro conseguenze in capo ai professionisti.
Sono state tratteggiate le recenti novità in tema di responsabilità sanitaria introdotte dalla c.d. “legge Gelli”, soprattutto con riferimento al valore delle linee guida e dei protocolli quali strumenti non tanto e non solo per la valutazione della condotta e della colpa ma soprattutto, quali strumenti con finalità cliniche che hanno il paziente come destinatario del percorso clinico e assistenziale
Ampio spazio è stato dedicato ai quesiti e all’esame di casi concreti