‘In your shoes’, l’inglese per dire ‘nei vostri panni’. Questo il nome scelto da Bimbo Tu Aps, l’associazione che dal 2007 si occupa di bambini affetti da patologie del sistema nervoso, e da Banca di Bologna, main partner della giornata, per l’iniziativa organizzata oggi in occasione della Giornata Internazionale degli Infermieri. L’appuntamento, organizzato per e in collaborazione con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bologna, vuole focalizzare l’attenzione dei cittadini e sensibilizzarli sull’importanza della figura dell’infermiere e dell’operatore sanitario, oggi più che mai. In questa pandemia l’infermiere è stato professionista, familiare, amico, sollievo e uno sguardo confortante.
Il servizio di Nurse24.it
Per celebrare al meglio questa giornata, patrocinata da Azienda Usl di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola (IRCCS), Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Città Metropolitana, Fnopi, con QN – il Resto del Carlino come media partner, Bimbo Tu e Banca di Bologna hanno organizzato una mostra fotografica, al centro della celebre piazza Minghetti, che nei prossimi mesi, grazie a Rekeep, impresa bolognese leader nei servizi di supporto alla sanità, diventerà itinerante e farà tappa nei Comuni della Provincia di Bologna. Cinque totem fotografici, quasi settanta diapositive degli infermieri che hanno combattuto il Covid, hanno l’obiettivo di non far dimenticare quanto è stato ed evidenziare la fatica e l’impegno che questi professionisti sanitari hanno messo in questa sfida, sacrificando loro stessi per tutti noi. Le fotografie sono state fornite dal fotografo Paolo Righi, dall’Azienda Usl di Bologna, dall’Azienda Usl di Imola, dall’Istituto Ortopedico Rizzoli, dal Policlinico Sant’Orsola Malpighi (IRCCS) e dall’IRCCS ISNB.
La giornata celebrativa è iniziata con una conferenza stampa nella Sala Convegni Banca di Bologna presso Palazzo de Toschi, dove le maggiori istituzioni sanitarie e politiche hanno potuto parlare dell’importanza di questi operatori sanitari. A seguire si è tenuto un momento celebrativo e solenne, in piazza Minghetti. Qui i presenti hanno potuto ammirare un’installazione straordinaria ideata e curata dall’architetto Mario Cucinella. Trecento paia di calzature sanitarie, donate dall’azienda pianorese Volta, sono state disposte da tanti operosi volontari di Bimbo Tu a formare un cuore. Ottanta di queste paia avevano alla loro sommità un fiore rosso, simbolo di impegno, audacia e buona volontà. Ottanta corolle, gentilmente donate da Flò Fiori, tante quante gli infermieri che, a livello nazionale, hanno donato la propria vita nella lotta al Coronavirus.
A fianco di questa emozionante installazione Ilio Presiccio, infermiere dell’ospedale Bellaria, ha potuto raccontare ai presenti la propria esperienza, sia come operatore sanitario che ha lavorato instancabilmente in tutte e tre le ondate di Covid-19, sia come sopravvissuto a questo temibile virus. Presiccio ha concluso il suo monologo leggendo alcuni nomi, una quarantina, dei colleghi deceduti. Tra questi quello di Sergio Bonazzi, operatore sanitario al Policlinico Sant’Orsola Malpighi, unico infermiere bolognese deceduto per Covid.
Ultimo, ma non da importanza, il taglio del nastro che è avvenuto tra i totem fotografici a conclusione della mattinata celebrativa. La mostra, che sarà itinerante con tappe da stabilirsi, sarà accompagnata da un fotolibro, con 120 diapositive, creato da Bimbo Tu e stampato da Bi Co. Questo volumetto, realizzato con il contributo di Banca di Bologna, Rekeep, Sanipiù Gruppo Lavoropiù, Mysanità by Delta Informatica, Scoa, Gruppo Monti Salute Più e Volta Professional, sarà oggetto di una raccolta fondi, accessibile dall’apposita landing page.
“Banca di Bologna – dice il Presidente Enzo Mengoli – sostiene da tempo l’associazione Bimbo Tu e collabora alle iniziative che promuove, con profonda condivisione. Siamo lieti di ospitare la Giornata Internazionale degli Infermieri nella nostra Sala Convegni e negli spazi adiacenti, in Piazza Minghetti. Durante il lockdown e successivamente abbiamo contribuito al sostegno degli ospedali bolognesi e degli operatori sanitari, in una fase così difficile e complicata. Gli infermieri sono un pilastro fondamentale per la tutela di tutti noi. Il loro lavoro e la loro abnegazione meritano tutto il nostro rispetto e la nostra solidarietà. Per questo, insieme a Bimbo Tu abbiamo voluto ringraziarli ma anche premiarli per tutto quanto hanno fatto e continuano a fare, con un atto simbolico e diretto a sottolineare quanto li apprezziamo: gli infermieri di OPI Bologna potranno infatti entrare insieme ad un accompagnatore, gratuitamente, per una giornata al Villaggio della Salute Più del Gruppo Monti”.
Banca di Bologna ha infatti donato i primi mille accessi.
“Nel corso di questi mesi difficili, le immagini di tanti infermieri che seppur provati non si sono mai tirati indietro, sono diventati il simbolo dell’impegno per affrontare l’emergenza. Un impegno che Rekeep ha toccato con mano, grazie alle tante persone del nostro Gruppo al lavoro nelle strutture sanitarie dove, solo un passo dietro gli infermieri, abbiamo garantito la sanificazione necessaria affinchè le attività di cura potessero svolgersi in sicurezza. Per questo – commenta Claudio Levorato, Presidente di Manutencoop Società Cooperativa. Holding di controllo di Rekeep S.p.A – oggi abbiamo voluto unirci con entusiasmo alla celebrazione della Giornata internazionale dell’Infermiere promossa dall’associazione Bimbo Tu: per contribuire a dare la giusta visibilità ad un servizio fondamentale negli ospedali e perché per noi è come prendere parte alla festa di un amico, che mai come in questo anno durissimo abbiamo sentito vicino e pronto a fare squadra con noi contro l’avversario di tutti”.
A sottolineare l’importanza di questa iniziativa è l’assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi: “E’ un’iniziativa particolarmente opportuna per mettere in risalto le capacità, l’umanità, la dedizione che infermieri e infermiere hanno dimostrato e continuano a dimostrare in questo ormai anno e mezzo di pandemia. Da questa terribile esperienza traiamo un’indicazione per il futuro prossimo del sistema sanitario e di salute: si dovrà sicuramente partire dalla chiara consapevolezza dei molti ruoli che la professione incarna, da quello territoriale a quello ospedaliero a quello nella medicina di iniziativa e dalla loro importanza strategica nella risposta ai bisogni delle persone”.
“Le immagini degli infermieri, dei loro volti provati che si intravedono sotto i dispositivi di protezione individuale, ma anche dei sorrisi dispensati con gli occhi, sono diventate per tutti il simbolo dell’impegno messo in campo per affrontare l’emergenza in questo periodo durissimo. Un anno e mezzo in cui la loro alta professionalità, dedizione e umanità hanno fatto la differenza nella cura dei pazienti colpiti da un male che ti priva di tutto, prima di ogni cosa degli affetti. Gli infermieri, e con loro tutti gli operatori delle professioni sanitarie, hanno dimostrato una volta di più il loro valore e il ruolo fondamentale che ricoprono negli ospedali e in tutto il sistema sanitario che hanno difeso anche a costo di sacrifici talvolta durissimi. Non possiamo non ricordare, infatti, anche chi purtroppo non ce l’ha fatta; come Sergio Bonazzi l’infermiere della terapia intensiva COVID morto per colpa del virus e diventato il simbolo eterno dell’impegno di una intera categoria. Per tutto quanto hanno fatto per tutti noi, grazie” spiega Chiara Gibertoni, direttore generale del Policlinico Sant’Orsola IRCCS.
“Questa iniziativa è prima di tutto l’occasione per ringraziare tutti gli infermieri per il ruolo che svolgono normalmente da sempre all’interno della sanità, e, ancora di più, per quello straordinario che hanno svolto e stanno svolgendo durante questa pandemia – dichiara Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna -. Ruolo che gli è stato universalmente riconosciuto nel corso dei primi mesi della crisi, e che dobbiamo riconoscergli tutti insieme ancora oggi, a distanza di quasi un anno e mezzo di fatica, di capacità professionale, di generosità. Grazie quindi all’OPI per questa iniziativa che ci consente di sottolineare ancora una volta l’importanza di tutti gli infermieri impegnati a mantenere vivo e di grande qualità il nostro sistema sanitario a favore di tutta la comunità”.
“La collaborazione che si è creata quest’anno con l’associazione Bimbo Tu per il progetto ‘In Your Shoes’ assume un significato particolare perché vuole rendere ancora più evidente il lavoro fatto, durante tutto questo periodo, dagli infermieri e da tutti i professionisti sanitari. Le fotografie presenti sono rappresentative di tutte le fasi che hanno visto il personale sanitario scontrarsi con questa emergenza diventata, a poco a poco, quasi una normalità con cui convivere. Le immagini mostrano gli infermieri nei luoghi dove hanno prestato assistenza: dai reparti ospedalieri alle terapie intensive, dalle sale operatorie trasformate in rianimazioni ai Covid hotel. Le diapositive vogliono mostrare la difficoltà che c’è stata, e c’è ancora oggi, nel gestire situazioni molto critiche con tute, mascherine e protezioni varie che hanno reso complicata la relazione con il paziente e sottratto il contatto umano che da sempre contraddistingue la nostra professione. Quello che è rimasto però sono le parole utilizzate e i gesti compiuti per permettere la comunicazione con le persone coinvolte. L’arrivo del vaccino ha ridato quella fiducia necessaria per poter immaginare la fine di un lungo e ostico periodo della nostra storia recente. A Bologna vogliamo ricordare il collega Sergio Bonazzi a cui è stata dedicata la ‘Covid Intensive Care’, la nuova Terapia Intensiva del Padiglione 25 del Policlinico Sant’Orsola, costruita in emergenza questa estate per fronteggiare la seconda ondata della pandemia” Pietro Giurdanella, presidente dell’Opi di Bologna.
Anche il primo cittadino Virginio Merola si sofferma, con parole importanti, sull’iniziativa: “Il titolo dato a questa bella iniziativa – nei vostri panni – richiama la solidarietà che la pandemia ha messo in primo piano. Oltre il loro lavoro, e i carichi notevolmente aumentati, gli infermieri sono stati gli occhi che sorridevano ai pazienti da sotto la mascherina e una rassicurazione per i familiari che non potevano andare a trovare i loro cari. Sono uomini e donne, che con professionalità, stanno dando un contributo fondamentale, sia nella cura che nella campagna vaccinale. Riconoscere il loro ruolo, al di fuori di ogni retorica, è un impegno che le istituzioni devono perseguire con coerenza. Ringrazio l’Ordine degli Infermieri e l’Associazione Bimbo Tu perché questo è molto più di un evento celebrativo, è un progetto completo che punta a informare e sensibilizzare sull’importanza di questa professione”.
“L’infermiere è quel professionista sanitario che, più di ogni altro, sorregge chi è in ospedale. L’infermiere è casa fuori da casa, famiglia fuori dalla famiglia e questo è valso più che mai nel periodo del Covid. Un periodo buio in cui nessun paziente ha potuto aver con sé un familiare, spesso neanche nel momento più triste, quello della fine. L’infermiere è stato quello che ha dato una mano, figurativamente, una carezza, un sorriso, una parola di conforto a chi non aveva più la forza di sperare. Noi siamo eternamente grati a loro e lo saremo sempre. Nulla come una mostra fotografica avrebbe potuto rappresentare concretamente la fatica che questi professionisti hanno fatto, e fanno tuttora. Guardare queste immagini deve dare volume a tutti quei volti che, solcati dalle mascherine, non hanno smesso di sorridere” Alessandro Arcidiacono, presidente di Bimbo Tu Aps.
Foto Paolo Righi