“Accendi l’arcobaleno” è un progetto le cui radici affondano nella terribile esperienza di questo difficile anno 2020: la comparsa della pandemia, vissuta con paura e con forti emozioni, ha suscitato profonde riflessioni concernenti la vita e, più nello specifico, la professione di chi nell’ambito sanitario combatte ogni giorno contro il covid-19.
ASCOLTA IL BRANO MUSICALE: “ACCEDI L’ARCOBALENO”
E proprio dalla riflessione di Simona Camosci, (52 anni) che esercita la professione infermieristica fin dall’età di 16, che nasce l’idea di quello che potremmo definire un inno alla vita, all’amore, un omaggio al coraggio di una intera categoria che, nei mesi scorsi, è stata fondamentale nella gestione dell’emergenza.
“Nel mio ambito lavorativo, ho respirato tanta solidarietà tra tutte le figure sanitarie, grande spirito di sacrificio e dedizione alla professione. E da questo sentimento è nato il testo della canzone, un testo che scandisce una rinascita per tutti noi operatori attivi in prima fila nella gestione di questo dramma mondiale”, racconta l’ideatrice del progetto.
“Il progetto Accendi l’arcobaleno racchiude il vero spirito di resilienza degli infermieri, capaci di resistere alle difficoltà unendo le forze, senza mai smettere di guardare al futuro con la fiducia e la speranza che condividono ogni giorno accanto al letto dei propri pazienti” conclude con orgoglio Pietro Giurdanella (Presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Bologna).
Simona con grande determinazione e passione ha coinvolto nel progetto amici, colleghi e nomi prestigiosi nell’ambito artistico, in primis il Maestro Giancarlo Di Maria, che si è occupato di tutta la parte artistica, dalla melodia, all’arrangiamento e della produzione del brano. Ha quindi iniziato a reclutare il coro tra colleghi rispondenti a un requisito tassativo: “essere operatore sanitario non stonato!”. Pur con le difficoltà del momento, il poco tempo a disposizione, i legittimi timori per la parte logistica e organizzativa per ritrovarsi in occasione delle prove, nonostante perfino la timidezza di molti, la tenacia di Simona ha portato i suoi frutti e il coro ha potuto annoverare tra le sue fila 7 meravigliose persone, tutti infermieri ed ex delle due Aziende Sanitarie della città di Bologna : Paolo Gilli, Carla Lama, Antonella Albertazzi, Angela Basetti , Mariagrazia Bisson, Rosa Silvia Fortunato e Andrea Tiarri, naturalmente la stessa Simona, con il coordinamento di Eloisa Atti.
Grazie poi al signor Alfredo Cordaleone, il progetto si è arricchito della preziosa presenza di un guest davvero speciale: il Maestro Andrea Mingardi che ha accolto l’iniziativa con grande entusiasmo apportando un contributo fondamentale, dal punto di vista emotivo ed artistico, anche alle riprese del videoclip, per la regia di Riccardo Sarti. Un video toccante, che alterna momenti catturati durante le registrazioni in studio del Coro in corsia, a scene intime ed evocative, in cui Andrea Mingardi sfoglia un album contenente delle foto, vere, che immortalano le giornate lavorative del personale sanitario negli ospedali di Bologna da aprile ad oggi.
Il progetto ha coinvolto, infine, un’organizzazione di volontariato “Bimbilacqua”, con sede a Bevilacqua, che da febbraio 2015, sostiene le scuole del paese con eventi di beneficenza. Tutti insieme per un futuro migliore che parte dalla formazione delle nostre giovani leve, un lavoro importante, che ha infatti come finalità – in collaborazione con l’Ordine delle Professioni infermieristiche di Bologna – istituire borse di studio per infermieri, per guardare al futuro con speranza.