I recenti fatti di cronaca continuano a tenere alta l’attenzione sulla violenza esercitata da pazienti o caregiver contro il personale sanitario in servizio.
“E’ dunque importante non abbassare mai la guardia – commenta Federica Mazzoni, Presidente della Commissione Istruzione, cultura, giovani, comunicazione del Comune di Bologna.
Gli operatori e le operatrici sanitari/e hanno retto il Servizio Sanitario Nazionale nella fase più acuta dell’emergenza Covid-19; la nostra gratitudine e riconoscenza nei loro confronti non credo debba passare dalla retorica degli “angeli” e degli “eroi”, ma da maggiori investimenti nella nostra sanità che li mettano in grado di lavorare al meglio. E’ dunque compito delle istituzioni essere al loro fianco, così come è responsabilità di ognuno di noi, come cittadini, rispettarli mentre si prendono cura della salute di tutti.
Si apre così la serata del Cinema bolognese in Piazza Maggiore, mercoledì 29 luglio 2020. Nell’ambito della rassegna estiva della Cineteca, Sotto le Stelle del Cinema, il Comune di Bologna ha infatti presentato all’intera platea, in attesa della proiezione del film Papillon, il cortometraggio “La violenza ferma tutto” ideato e promosso dall’OPI in collaborazione con Nurse24.
Abbiamo voluto raccontare uno spaccato della società attuale, una routine che si ripropone ad intervalli di tempo sempre più ravvicinati, senza indicare strade giuste o sbagliate, ma esortando lo spettatore ad una riflessione. Serve una grande operazione culturale. Serve consapevolezza. Consapevolezza che nell’attimo in cui si verifica un episodio di violenza, in quell’attimo esatto, tutto si ferma – spiega Ferdinando Iacuaniello, Direttore responsabile di Nurse24.
A nome di tutti gli infermieri ringrazio Federica Mazzoni e Matteo Lepore del Comune di Bologna, e tutto il personale della Cineteca per aver ospitato la nostra campagna di sensibilizzazione che ci auguriamo possa far crescere il patto di fiducia tra sanitari e cittadini con cui migliorare ogni giorno per una sanità al servizio dei bisogni di salute di ciascuno – ha concluso Pietro Giurdanella, presidente dell’Ordine, dal palco di Piazza Grande.