StorySign, nata per favorire la lettura nei bambini sordi, è disponibile in 10 lingue dei segni e scaricabile gratuitamente.
In occasione delle feste è stata lanciata da Huawei una app rivolta ai bambini non udenti che, sfruttando l’Intelligenza Artificiale, traduce le fiabe in lingua dei segni.
FAVORIRE LA LETTURA NEI BAMBINI SORDI – L’idea di creare un prodotto simile nasce dal desiderio, dichiarano da Huawei , di colmare il divario tra la lingua dei segni e la lettura. I bambini non udenti – si legge nella presentazione del progetto – hanno difficoltà a imparare a leggere perché non possono ascoltare i racconti della buonanotte letti dai loro genitori o insegnanti, tutte tappe fondamentali durante l’infanzia. Come se non bastasse, la lingua dei segni non possiede una forma scritta, visto che non esiste una sua traduzione diretta parola per parola. Per quasto motivo il colosso di telecomunicazioni cinese ha deciso di colmare il gap con una applicazione.
STORYSIGN – La app si chiama StorySign ed è stata sviluppata in collaborazione con l’Unione Europea dei Sordi e l’Associazione dei Sordi Inglese e può essere scaricata gratuitamente da Google Play e dall’AppGallery di Huawei. È disponibile in 10 lingue dei segni differenti e, per ognuna di esse, include per ora un classico della narrativa per bambini della Penguin Random House, anche se l’obiettivo dichiarato è quello di allargare anche ad altre fiabe. Per poter utilizzare la app è necessario disporre di una copia fisica del libro per scansionare il codice a barre.
COME FUNZIONA – Protagonista della app è un avatar di nome Star, realizzato sfruttando la tecnologia motion capture che permette di riprodurre gesti ed espressioni facciali, che segnerà le parole della fiaba caricata. Per farla segnare sarà necessario in primis essere in possesso della copia fisica del libro. Dopo avere scaricato la app sul proprio smartphone basterà avviarla, selezionare una delle fiabe disponibili nella libreria Story Sign e inquadrare le parole sul libro con lo smarthone: a quel punto l’avatar la tradurrà in segni.
Fonte: https://www.disabili.com/