“Ospedalità privata, una risorsa per il Servizio Sanitario Nazionale”: intervista al Dott. Averardo Orta riconfermato Presidente AIOP provincia di Bologna.
1. Dott. Orta, AIOP è una realtà consolidata in Italia, in Emilia Romagna e oggi celebra il traguardo della sua riconferma di presidente AIOP Bologna. Pensa sia un riconoscimento al lavoro svolto fin qui?
Credo sia piuttosto un segnale di coesione e fiducia fra le strutture associate. Le difficoltà di questi anni ci hanno messo alla prova e ne usciamo più uniti e capaci di fare squadra.
2. Quali sono stati gli obiettivi raggiunti da AIOP Bologna? Quali gli investimenti previsti in questo 2018?
Ovviamente l’attività principale riguarda le trattive di committenza con l’AUSL di Bologna, ma da sei anni pubblichiamo il Bilancio Sociale Aggregato della nostra territoriale, sosteniamo il prestigioso Festival della Medicina e collaboriamo con un liceo cittadino per lo svolgimento di tirocini formativi, questo significa che le nostre strutture sono profondamente radicate nel territorio e che svolgono un ruolo economico e sociale oltre che sanitario.
3. Vuole anticiparci qualcosa sul workshop AIOP di quest’anno?
Ricollegandomi alla domanda precedente, dal prossimo Workshop emergerà un progressivo e sostanzioso ampliamento degli investimenti, segnale di vitalità e fiducia dei nostri imprenditori. Diverse strutture hanno in programma ingenti ampliamenti strutturali, investimenti in nuove tecnologie e nella ricerca. Questi importanti investimenti vengono sostenuti in proprio, senza cioè finanziamenti pubblici o aumento delle tariffe a totale beneficio dei cittadini e delle istituzioni regionali.
4. Qual è la battaglia culturale più importante che l’Associazione sta portando avanti?
Desideriamo essere definitivamente considerati partner del sistema sanitario regionale e non meri fornitori di prestazioni. Il nostro impegno nei PDTA (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali)
e in ogni commissione in cui siamo stati chiamati comincia a incidere su antichi pregiudizi e posizioni ideologiche e sempre più spesso veniamo chiamati a partecipare alle sfide epidemiologiche ed alle emergenze del nostro territorio. La flessibilità, l’affidabilità, l’alto livello qualitativo e l’economicità delle nostre prestazioni ci rendono un elemento insostituibile della rete dei servizi sanitari regionali.
5. Come potrebbero dialogare nel modo migliore pubblico e privato?
Abbandonando resistenze e pregiudizi e affidandosi al merito e ai dati oggettivi. Dove si dialoga su queste basi, come nel nostro territorio, si riescono a produrre risultati eccellenti che poi si riflettono in soddisfazione dei cittadini e tenuta del sistema nel suo complesso.
6. Ai cittadini che non conoscono AIOP (ruolo, impegno, finalità) cosa vorrebbe dire?
Sono molti. I cittadini che non conoscono AIOP ma pochissimi quelli che non conoscono le nostre strutture e credo che questa sia la prospettiva migliore per presentare l’associazione; un insieme di strutture vicine ai cittadini, sempre a disposizione, efficienti e affidabili che erogano centinaia di migliaia di prestazioni ogni anno su tutto il territorio regionale, dalle alte specialità fino alle visite di routine. Siamo al servizio dei nostri utenti e misuriamo annualmente la loro soddisfazione registrando valori elevatissimi. Questo è il nostro biglietto da visita e il nostro orgoglio.