Lo yoga al caldo, anche detto Hot yoga o Bikram yoga, è un tipo di yoga praticato in stanze super riscaldate, che ha stregato molte celebrità dello spettacolo, da Kim Kardashian a Gwyneth Paltrow e Madonna. Sempre più diffuso anche nel nostro paese, promette risultati potenziati proprio grazie all’effetto dell’intenso calore sul corpo, già impegnato nell’esecuzione degli esercizi.
Eppure, secondo uno studio apparso sulla rivista Experimental Physiology e condotto dall’Università del Texas, se i movimenti vengono eseguiti in stanze caldissime o a temperature ambiente, i benefici per la salute vascolare sarebbero comunque gli stessi. Il team di ricercatori ha osservato gli effetti di tre lezioni alla settimana, della durata di 90 minuti, per 3 mesi di yoga al caldo e yoga a temperatura ambiente. L’analisi dei parametri cardiovascolari dei soggetti, tutti adulti e sani, ha permesso agli autori di concludere che la pratica dello yoga può aiutare a migliorare la funzione dei vasi indipendentemente dalla temperatura dell’ambiente in cui ci si trova.
Il Bikram Yoga è un tipo di yoga definito «terapeutico» e «curativo», fondato da una figura alquanto controversa, il maestro Bikram Choudhury. Praticato per lo più in costume, prevede 26 pose dinamiche e due esercizi di respirazione da eseguire rigorosamente in una sorta di sala-sauna di oltre 40 gradi.
Secondo gli autori dello studio, le posture e gli esercizi di respirazione sono sufficienti, anche in assenza di un ambiente molto caldo, nel ridurre il rischio cardiovascolare, come ha spiegato il professor Stacey Hunter, co-autrice dello studio e titolare di Pure Action Inc, organizzazione promotrice di ricerche sullo yoga e finanziatrice dello studio.
Altri studi precedenti avevano evidenziato che lo yoga può dare benefici cardiovascolari al pari di altre attività fisica. Ma con il fiorire di vari tipi di yoga e delle relative promesse, i ricercatori stanno iniziando ad indagare le specificità di ciascuno stile.
Fonte La Stampa