Il volo con direzione Kabul e’ partito in questi giorni dall’aeroporto Marconi di Bologna carico di 1.500 flaconi: un milione e mezzo di unita’ eccedenti di fattore VIII utili per il trattamento dell’emofilia e di altre malattie emorragiche congenite.
Un aiuto che permettera’ di curare i 300 bambini assistiti nel nuovo Centro pediatrico “Indira Gandhi”.
La Regione Emilia-Romagna, come informa una nota, ha risposto cosi’ alla richiesta arrivata dal Governo afghano al ministero della Salute. “Siamo davvero contenti di poter aiutare i bambini di questo ospedale”, sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. “Molti pazienti con emofilia a livello mondiale non ricevono cure adeguate perche’ i loro paesi non dispongono di sufficienti quantita’ di questi farmaci salvavita”.
L’emofilia, sottolinea Venturi, “e’ provocata dalla mancanza o scarsita’ di fattori di coagulazione: grazie ai nostri donatori di sangue noi abbiamo eccedenze di Fattore VIII, un derivato del plasma che favorisce la coagulazione, e possiamo cosi’ aiutare i paesi che ne sono carenti. Ancora una volta- chiude l’assessore- l’Emilia-Romagna e’ in prima linea, quando si parla di solidarieta’”.
I 1.500 flaconi inviati a Kabul serviranno non solo a gestire gli episodi acuti di emorragie e i casi di emergenza, ma anche a potenziare l’attivita’ chirurgica del Centro pediatrico “Indira Gandhi”, la cui attivita’ e’ crescita molto negli ultimi anni: dal 2012 il numero di bambini seguiti e’ aumentato di dieci volte (provengono anche da aree geografiche a notevole distanza da Kabul, per esempio da Herat, che dista 814 chilometri, e da Farah, lontana 947 chilometri). (Bil/ Dire)