Bimbo di soli tre mesi di vita con un cuore nuovo e la prospettiva di tornare presto a casa e condurre una vita il più possibile normale. Questa è una storia di rinascita che arriva da Bologna, dal Sant’Orsola, dove il piccolo Julian, colpito da una grave cardiopatia congenita, grazie anche alla generosità di una famiglia slovacca, che ha deciso di donare gli organi del proprio bimbo di soli 10 giorni, ha trovato un cuore nuovo. Che gli e’ stato trapiantato l’11 agosto.
Dieci ore di interventoTra medici cardiochirurghi, anestesisti, rianimatori e cardiologi e infermieri sono stati coinvolte 30 persone.
È una sorta di ‘miracolo’ anche perché non è facile trovare un organo per un bimbo così piccolo. Gaetano Gargiulo, primario di Cardiochirurgia pediatrica e direttore del dipartimento Cardio-toraco-vascolare del Sant’Orsola spiega che il bambino e’ nato nel mese di maggio con una cardiopatia molto complessa, che in Italia comunque trattiamo da anni.
L’intervento è stato fatto per correggerla, ma al cuore mancava tutta la parte sinistra, c’era soltanto quella destra sostanzialmente come parte funzionante. Inoltre il primario aggiunge che il ventricolo destro, non era in grado di sostenere una qualità di vita buona, il bambino non poteva essere dimesso. Il bambino è stato messo in lista trapianti sapendo che è difficile trovare un cuore per bambini così piccoli: sono eventi poco frequenti.
Gargiulo continua dicendo che fortunatamente il cuore e’ arrivato dalla Slovacchia: il Centro nazionale trapianti svolge un ruolo importantissimo, e permette di avere anche una relazione con centri esteri. Il cuore è arrivato verso l’una di notte e così si è iniziato l’impianto. Tutto è andato molto bene e il bambino è già in reparto e riceve le visite dei genitori.
“Fra un mese, il tempo di vedere che non ci sia un rigetto – conclude – potrà andare a casa e verrà per i controlli”.
Di Carlotta Pasquali
Fonte ANSA