RACCOGLIE SEGNALAZIONI SU SALUTE E PROBLEMI QUOTIDIANI. (DIRE)
Correggio (Reggio Emilia), 21 ago. – Due chiacchiere al telefono per sentirsi meno soli, in particolare nei mesi estivi, o per confidare difficolta’ nell’affrontare la vita quotidiana o problemi di salute. Il servizio telefonico gratuito “Telefono d’argento-Mai piu’ soli” promosso dall’Ausl di Correggio, in collaborazione con i Servizi sociali integrati e l’Unione dei Comuni della pianura reggiana e con il finanziamento dei Lions Club di Correggio e Fabbrico, si rivolge alle persone over65 che vivono da sole o che lo sono durante i mesi estivi.
Il servizio è disponibile tutti i martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30, al numero 0522.630238.
Obiettivo del servizio e’ tenere sotto controllo le situazioni piu’ critiche segnalate da medici di base e servizi sociali. Sono i volontari Auser di San Martino in Rio e Rio Saliceto (all’esordio nell’iniziativa, gia’ attivata nel 2016 solo con personale infermieristico) a chiamare gli anziani soli.
Un’infermiera, invece, si occupa dei casi e delle richieste sanitarie. “Un’iniziativa molto valida- commenta soddisfatta Afra Bellelli, volontaria Auser- le persone che abbiamo chiamato avevano molta voglia di parlare con qualcuno, soprattutto adesso che e’ estate”. Oltre alla necessita’ di un contatto umano, nei mesi in cui spesso le famiglie sono in ferie e i negozi chiudono, i volontari raccolgono le richieste e le segnalazioni di malesseri o problemi di salute, valutate dal personale sanitario che opera in Telefono d’argento.
Infatti, non ci sono solo l’ascolto e l’assistenza nei programmi dell’iniziativa, ma il miglioramento generale della qualita’ della vita degli anziani nelle loro case e sul territorio: nel corso dei tre anni in cui proseguira’ durante i mesi estivi, da giugno a meta’ settembre, l’obiettivo e’ quello di mappare le criticita’, sia per assistere gli anziani e le loro famiglie, sia per migliorare i servizi sociali e sanitari gia’ presenti. ”
Durante i miei turni ho avuto l’occasione di parlare con una quindicina di persone, alcune molto anziane. Ad altri colleghi e’ anche capitato di telefonare a persone che avevano bisogno di un aiuto piu’ urgente per la loro salute- spiega Bellelli- tutti sono stati contenti di ricevere le nostre telefonate e di poter scambiare qualche parola, soprattutto le donne. Hanno veramente tanto bisogno di essere ascoltati”. (Simone Lippi Bruni) (Dires – Redattore Sociale) (Red/ Dire)