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Psoriasi, come gestirla durante i mesi estivi

Psoriasi, come gestirla durante i mesi estivi

Psoriasi, come gestirla durante i mesi estivi
| sabato 29 Luglio 2017

Per i pazienti che soffrono di psoriasi, l’arrivo della bella stagione può essere un’arma a doppio taglio. Se il sole e l’acqua di mare in alcuni casi possono migliorare l’aspetto delle lesioni cutanee e un clima caldo e umido mantiene la pelle più morbida, gli sbalzi di temperatura, l’aria condizionata e il cloro possono scatenare il rilascio di sostanze che aumentano la secchezza e il prurito. La conseguenza è un aumento dei fenomeni infiammatori, prodromo del peggioramento dei sintomi. Sì al sole, dunque, ma con cautela.  

 

Il clima giusto contro la psoriasi  

«Le persone con psoriasi beneficiano dell’esposizione al sole purché questa sia effettuata gradualmente e con adeguata protezione (almeno 50), rinnovando l’applicazione ogni due ore ed evitando l’esposizione nelle ore centrali della giornata», ha spiegato Andrea Costanzo, ordinario di dermatologia alla Humanitas University di Milano, nel corso dell’ultimo congresso della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast).

«Ustioni e scottature possono scatenare la riattivazione della psoriasi o portare allo sviluppo di nuove placche. Le scottature attivano lo sviluppo di placche nelle zone soggette a uno stimolo fisico come la scottatura solare, o meccanico come lo sfregamento o traumi locali». Fondamentale è mantenere la pelle costantemente idratata. Attenzione anche al sudore, che può irritare la pelle già sensibile e peggiorare le placche. Il clima ideale è fresco e ventilato e al chiuso è consigliabile non esporsi all’aria condizionata.

 

Terapie da portare avanti anche in estate  

Con le dovute accortezze è quindi possibile godersi le vacanze e il tempo libero e apprezzare dei miglioramenti. Ma attenzione a seguire sempre le indicazioni del proprio dermatologo. «Alcuni pazienti decidono arbitrariamente di diminuire o, peggio, interrompere le terapie proprio in questo periodo – prosegue lo specialista -. Ma la cosiddetta vacanza terapeutica che veniva consigliata nel periodo estivo, con la sospensione dei farmaci di vecchia generazione come gli immunosoppressori, non è più necessaria. Le nuove terapie personalizzate non hanno problemi di tossicità, non devono essere sospese e mantengono gli effetti a lungo termine».

Sempre in estate, attenzione anche ai tatuaggi e al consumo di bevande alcoliche. L’etanolo può infatti interferire con alcuni farmaci per la psoriasi: limitandone l’azione e dando effetti collaterali.

Fonte La Stampa

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