(DIRE) Bologna, 27 lug. – Oltre al riparto dei fondi, la Regione diffonde anche i dati su donatori, trapianti, liste d’attesa aggiornati a gennaio-giugno 2017. I numeri dicono che la quota dei donatori utilizzati e’ cresciuta negli ultimi anni: erano 99 nel 2014, 118 l’anno successivo e 142 nel 2016 (+20,3% rispetto a 12 mesi prima). E, da gennaio a giugno 2017, sono gia’ 67. Nel 2016 si sono registrate le prime cinque donazioni a cuore fermo, ora possibili anche in Italia ed effettivamente praticabili in Emilia-Romagna. In questo primo semestre c’e’ stata una donazione a cuore fermo all’ospedale Bufalini di Cesena che ha portato a un trapianto di fegato, due trapianti di rene e la donazione di tessuti (cute, tessuto osteo-tendineo, cornee, vasi e valvole).
In parallelo, le opposizioni dei parenti alla donazione, al momento della richiesta, sono contemporaneamente scese dal 30,1% del 2014 al 27,6% del 2015 e al 26,1% dell’anno scorso.
La media nazionale nel 2016 era ferma al 30,3%. I trapianti nel 2016 sono cresciuti del 24,2%, da 313 a 389: soprattutto quelli di cuore (28, +55,5%) e fegato (142, di cui due da vivente, +23,4%). I trapianti di rene sono stati 212 (+21,8%), di cui 25 da vivente, sei quelli di polmone (cinque nel 2015) e uno multiviscerale (come l’anno precedente).
E cosi’ ora le liste di attesa contano 1.084 persone, 188 in meno rispetto all’anno precedente (-14,8%), di cui il 50% (520) proveniente da altre regioni.
Nei primi sei mesi del 2017 i trapianti di fegato sono stati 67 da donatore cadavere piu’ uno da vivente, i reni 92 con 108 organi trapiantati piu’ 12 da vivente, i polmoni sei, i cuori nove. Infine, sono 295.932 i cittadini dell’Emilia-Romagna che hanno registrato la propria volonta’ sulla donazione degli organi e dei tessuti: 284.797, il 96,2%, lo ha fatto per dare il proprio consenso.
(Mac/ Dire) 15:30 27-07-17 NNNN