“737 mila minori in eta’ pediatrica soffrirebbero di turbe mentali, 162 mila di Deficit di attenzione e iperattivita’ (Adhd) e 190 mila sono stati diagnosticati a scuola per un disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa)”. Dati “allarmanti”, quelli forniti da Vincenza Palmieri, presidente dell’Istituto nazionale di pedagogia familiare (Inpef), in occasione della conferenza sul tema ‘Psicofarmaci e minori’ a Montecitorio.
“Minori e Psicofarmaci e’ uno strano connubio- prosegue la pedagogista- e non vorremmo mai mettere insieme queste due parole. Ai bambini si abbinano meglio i giochi, i colori, le favole e il futuro. Loro sono come un parco su cui stanno intervenendo troppi fattori e dobbiamo evitare che tale parco si trasformi in un territorio di business. L’assunzione degli psicofarmaci- avverte Palmieri- e’ il risultato di un’escalation che vede prima la prescrizione e ancor prima uno screening e una diagnosi. Qualcuno lo definisce eccesso diagnostico, altri abuso. Io lo chiamo accanimento diagnostico”.
La presidente dell’Inpef Vincenza Palmieri ricorda che “sono 11 le molecole antidepressive in uso in eta’ pediatrica, ma la cui somministrazione e’ stata vietata perche’ ispirava idee suicidarie. Eppure si trovano ancora sul mercato. Nel frattempo, il 25% dei giovani pazienti ha dimostrato dipendenza, senza dimenticare che 8 anni e’ l’eta’ a partire dalla quale viene somministrato anche nel nostro Paese il Prozac, secondo l’Ente europeo di vigilanza”.
Per quanto riguarda poi il numero dei centri per la somministrazione di psicofarmaci ai minori, “dovevano essere 20, uno per regione, mentre invece sono 112 gli enti per la somministrazione di stimolanti ai minori, come riferisce l’Istituto superiore di Sanita’”.
Palmieri lancia allora una provocazione: “I minori in eta’ pediatrica in Italia sono 8 milioni. Allora io mi chiedo: ci troviamo nel mezzo di un’epidemia di dislessici, iperattivi e bambini difficili? C’e’ uno strano virus, oppure e’ aumentata la forchetta delle classificazioni psichiatriche sia per gli adulti che per i bambini? Io credo che si tratti di difficolta’ tutte ascrivibili all’area delle emozioni”.
Sempre in Italia “sono 11 milioni gli adulti che assumono psicoformaci, mentre 200 mila sono gli adolescenti che vi ricorrono, di cui il 10% senza prescrizione. Nella mia esperienza diretta- continua il presidente dell’Inpef- il 30% dei ragazzi diventa dipendente dopo la prima prescrizione a fronte di diagnosi condivisibili o meno. Li acquistano anche senza ricetta. Le famiglie sono estremamente preoccupate. Il prozac, sempre in base a ricerche ufficiali, viene assunto da 30-35 mila ragazzi”.
A questo Palmieri collega un altro dato “molto grave: il trattamento sanitario obbligatorio (Tso) ai bambini. Nel 2013 abbiamo denunciato che nel quadriennio 2008-2012 ben 70 bambini l’anno sono stati ricoverati in Tso e 6 mila ragazzi nei reparti di psichiatria per adulti. Oggi il dato ufficiale e’ di 101 ragazzi ricoverati in Tso e 9 mila ragazzi ricoverati nei reparti di psichiatria per adulti”.
La presidente Inpef Vincenza Palmieri invita a “non confondere la prevenzione con l’osservazione di quanto c’e’ di sbagliato in un bambino, solo perche’ vivace. La prevenzione deve essere fatta da enti istituzionali- chiarisce la psicologa- la presa in carico, invece, piu’ che sanitaria deve essere sociale e pedagogico-familiare per sostenere le famiglie attraverso soluzioni alloggiative, interventi nei quartieri e parchi-gioco”. L’adolescenza oggi e’ la terra di nessuno, i giovani non hanno spazi culturalmente e creativamente adatti alla loro fascia di eta’. Non c’e’ bisogno di centri estivi- afferma- ma di centri culturali dove poter essere anche ascoltati”. (Rac/ Dire)