I ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, negli Usa, giudicano il livello di esercizio fisico praticato dai giovanissimi “basso in modo allarmante”.
Gli adolescenti Usa praticano la stessa attività fisica degli anziani: è questa la preoccupante conclusione a cui è arrivato un maxi-studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e pubblicato su ‘Preventive Medicine’.
Secondo gli studiosi, solo dopo i 20 anni si registra un aumento dell’attività fisica. La ricerca ha coinvolto 12.529 soggetti dai 6 agli 84 anni ed il livello dell’attività fisica dei giovanissimi è giudicato “basso in modo allarmante”.
I ricercatori hanno utilizzato i dati del National Health and Nutrition Examination Survey: in quell’occasione i partecipanti avevano indossato, per sette giorni, dei device per misurare l’attività fisica totalizzata (i dispositivi venivano rimossi solo durante il sonno e il bagno). I soggetti sono stati divisi in cinque gruppi: bambini (6-11 anni), adolescenti (12-19), giovani adulti (20-29), adulti (31-59), anziani (60-84 anni). L’unico gruppo che ha fatto registrare un aumento dell’attività fisica è stato quello dei giovani adulti, specialmente nella prima mattina.
I maschi totalizzavano in generale livelli di esercizio fisico più alti delle femmine, in particolare per quello ad alta intensità, ma dopo la mezza età questi livelli tendono a calare nettamente.
“I livelli di attività fisica alla fine dell’adolescenza sono bassi in modo allarmante – conclude Vadim Zipunnikov, del Dipartimento di Biostatistica dell’ateneo – e a 19 anni sono comparabili a quelli dei sessantenni”
Fonte: http://www.senioritalia.it