“Occorre processo educativo su valore e dignita’ del corpo femminile” (DIRE – Notiziario settimanale Psicologia)
Oggi piu’ che mai i giovani affidano la maggior parte, se non la totalita’, delle domande a internet per risolvere dubbi sulla propria identita’, sulle curiosita’ sessuali, sulle malattie trasmissibili e sulle abitudini alimentari legate al peso e per ogni altra domanda che attiene alla loro condizione soggettiva
L’associazione Family Smile ha promosso la ricerca Diagno/Clik proprio per analizzare il rapporto tra ‘I giovani e la salute sul web’, attraverso la somministrazione di un questionario a circa 1.700 studenti italiani. “Il 72% delle informazioni ricercate in Rete dalle adolescenti di 14 e 15 anni riguarda l’immagine corporea, percentuale che diminuisce con l’eta’ nelle donne”.
Vanna Iori, deputata, introduce con queste parole la ricerca presentata alla Camera dei Deputati. “Lo specchio delle mie brame comincia a diventare problematico per le ragazze in eta’ adolescenziale- prosegue la deputata- rispecchiarsi vuol dire interrogarsi sulla propria corrispondenza ai canoni estetici femminili. C’e’ dentro tutta la storia del corpo femminile, della sua enfatizzazione, del suo misconoscimento e nascondimento. I canoni estetici dominanti impongono corpi snellissimi, sexy, atletici, attraenti e le ragazze che non corrispondono a questi canoni si sentono in difficolta’ e cercano un rimedio”. Alla base c’e’ un’educazione alimentare molto scadente nel nostro Paese”.
Siamo i primi in Europa per obesita’ e sovrappeso infantile
L’Universita’ Bicocca di Milano ha messo in evidenza l’assoluta incompetenza alimentare dei genitori: il 44,7% di questi non conosce le regole della sana alimentazione. I minori- sottolinea Iori- sono in sovrappeso o obesi perche’ mangiano male e conducono vite sedentarie, stando molte ore connessi in Rete”. Ed e’ proprio nel Web che cercano le risposte per una corretta alimentazione, ma su internet “trovano di tutto- afferma l’esponente del Pd- anche consigli per l’uso di sostanze dimagranti, diete estemporanee e pericolose dal punto di vista della salute”.
Cercare risposte in Rete sui disturbi del comportamento alimentare e’ una delle pratiche piu’ diffuse oggi tra gli adolescenti. “Solo successivamente cominciano a rendersi conto che non e’ solo una questione di cibo- ricorda la deputata- l’immagine di se’ non si risolve semplicemente con una risposta alimentare, occorre un processo educativo consistente per arrivare ad accettarsi e a diventare il proprio corpo”.
La difficolta’ “vera” per la responsabile nazionale del partito per l’infanzia e l’adolescenza “non e’ alimentarsi correttamente – cosa che oggettivamente puo’ essere raggiunta – ma potere e volere essere il proprio corpo: potersi accettare con la propria corporeita’”. Secondo la ricerca Diagno/Clik “per costruire un’immagine di se’ accettabile, capace di vivere la relazione con il proprio corpo in maniera serena e non condizionata dal perenne sentimento d’inadeguatezza, bisogna affrontare tutto un altro ambito di problemi: relazionali familiari, depressioni mascherate (i disturbi del comportamento alimentare sono spesso depressioni mascherate) e il reggere o meno gli sguardi altrui.
Il corpo delle ragazze anoressiche e’ scarnificato nell’ansia di diventare talmente magre da essere praticamente invisibili. Da un lato abbiamo il problema della fatica di abbandonare l’infanzia e l’adolescenza, della maturazione psicosessuale; dall’altro la ricerca sfrenata di un dimagrimento per corrispondere a canoni estetici del corpo consumistico”. Iori propone di ripartire da un intervento educativo.
“Gli aspetti educativi sul valore della corporeita’ e sulla dignita’ del corpo femminile sono decisivi. È questa la nostra ambizione educativa- conferma la deputata – lasciare ragazzi e ragazze liberi di vivere la propria dignita’ di soggetto corporeo”. Una educazione “efficace”, precisa Iori, “parte dal distinguere l’essere un corpo dall’avere un corpo: se un corpo risponde al verbo avere allora e’ un possesso e quindi lo posso vendere, esibire, enfatizzare, modellare. Se sono il corpo la prospettiva e’ diversa, vuol dire assumere la responsabilita’ e la dignita’ dell’essere un corpo-persona. Questa e’ la cosa piu’ importante che dovrebbero conoscere tutte le ragazze”.
(Wel/ Dire)