Sono circa 202.000 i fumatori in Romagna. Secondi i dati 2013-2016 del Sistema di sorveglianza Passi, si stima infatti che non rinunci alle ‘bionde’ meno di un terzo degli adulti nella fascia di eta’ 18-69 anni, il 27%, pari appunto a circa 202.000 persone. Un numero in linea con quello regionale, 28%, e nazionale, 26%.
L’abitudine al fumo e’ una condizione maggiormente frequente negli uomini, 33%, nei giovani, 34% nella fascia 25-34 anni, nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con maggiori difficolta’ economiche percepite. E oggi ricorre la Giornata mondiale senza tabacco per sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni rispetto ai rischi connessi con il fumo di sigaretta e, piu’ in generale, con l’utilizzo del tabacco, che e’ la principale causa evitabile di malattie, invalidita’ e morte nei paesi occidentali.
Da anni l’Ausl Romagna, in collaborazione con l’Istituto oncologico romagnolo e la Lega italiana per la lotta contro i tumori, promuove serie contro il tabagismo, con interventi di prevenzione rivolti alla scuola, ai servizi sanitari, agli ambienti di lavoro e interventi di disassuefazione e terapia del tabagismo rivolti ai fumatori. Nell’anno scolastico 2016-2017, in Romagna sono stati realizzati numerosi progetti che hanno coinvolto oltre 60 scuole, circa 15.000 studenti e 700 docenti. L’Ausl Romagna aiuta i fumatori attraverso terapie specifiche: il 41% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare negli ultimi 12 mesi, pari a una stima di circa 83.000 persone; tra questi la maggior parte, otto su 10 hanno ripreso a fumare, il 13% non fuma piu’ da meno di sei mesi e l’8% e’ riuscito nel tentativo, visto che ha smesso da piu’ di sei mesi. La percentuale di ex fumatori aumenta in modo quasi lineare all’avanzare dell’eta’ negli uomini mentre nelle donne risulta pressoche’ stabile tra i 35 e i 60 anni. (Som/ Dire)