Un dispositivo indolore e microinvasivo per monitorare costantemente i livelli di diabete e in grado di trasmettere i dati a uno smartphone. E’ uno dei prototipi presentati per la 31esima edizione di Futuro Remoto, all’interno dello stand di IMAST, il Distretto tecnologico dell’ingegneria dei materiali compositi e polimerici che ha sede a Napoli.
Si tratta di biosensori che misurano la glicemia e l’acido lattico, basati sulla tecnica della fotolitografia. Attraverso dei microaghi, che penetrano nella pelle in modo indolore, il paziente puo’ monitorare i valori in qualsiasi momento e in modo poco invasivo. All’interno dello stand e’ strato presentato anche un sensore di pressione, sotto forma di braccialetto, che anche in questo caso e’ in grado di inviare la misurazione a un cellulare.
“Quest’anno non presentiamo solo i prototipi frutto di progetti di ricerca svolti dai soci – sottolinea la presidente di IMAST, Eva Milella – ma abbiamo anche dei laboratori didattici, in modo che i ricercatori entrino in contatto diretto soprattutto con i ragazzi, per mostrare in modo semplice le caratteristiche dei materiali di cui ci occupiamo e il loro utilizzo pratico. C’e’ anche un’installazione artistica che prende spunto dal concetto di materiale composito, realizzata in collaborazione con l’universita’ Suor Orsola Benincasa. E’ importante che i progressi scientifici e tecnologici non vengano colti come qualcosa di astratto, ma come qualcosa che fa parte del quotidiano e che contribuisce al benessere sociale”. (Red/ Dire)
Foto tratte dalla pagnina Facebook cittadellascienza