Un’app gratuita di instant messaging pensata per permettere ai pazienti colpiti da afasia, e in generale a tutte le persone affette da disturbi legati alla comunicazione verbale, di esprimere idee, attivita’ ed emozioni. Si chiama ‘Samsung Wemogee’ la chat app basata su emoji che e’ stata sviluppata da Samsung Electronics Italia e Leo Burnett Italia, con la collaborazione di Elio Clemente Agostoni, direttore del dipartimento di Neuroscienze presso l’Ospedale Niguarda di Milano, disponibile per gli app store Google Play Store per tutti i dispositivi Android (smartphone e tablet) e App Store per device iOS (iPhone e iPad). ‘Samsung Wemogee’ va a colmare un gap espressivo che affligge gli oltre 3 milioni di persone nel mondo (200mila solo in Italia) che soffrono di afasia, una patologia molto complessa che comporta la perdita della capacita’ di comporre o comprendere il linguaggio. Si tratta di un disturbo acquisito, dovuto a lesioni dell’area di Broca e dell’area di Wernicke, le parti del cervello deputate alla progettazione, all’ideazione e all’espressione linguistica. Le cause piu’ frequenti sono di tipo traumatico, emorragico o ischemico (basti pensare che ben il 30% delle persone colpite da ictus cerebrali sviluppano una forma di afasia). Questo disturbo ha gravi conseguenze sulla vita del paziente e delle persone che gli sono piu’ vicine. Dato che il linguaggio e’ lo strumento piu’ importante per poter comunicare, l’afasia puo’ comportare la perdita della rete sociale e pesanti frustrazioni da un punto di vista emotivo. Dotata di un’interfaccia semplice e intuitiva, ‘Samsung Wemogee’ funziona come una sorta di traduttore testo-emoji e viceversa. Il vocabolario dell’app, sviluppato in collaborazione con Francesca Polini, dottoressa Logopedista e docente presso l’Universita’ degli Studi di Milano, comprende una library di piu’ di 140 frasi relative ai bisogni primari cosi’ come alla sfera affettiva con le frasi prevedibilmente piu’ utili per le comunicazioni dei pazienti afasici.
Queste frasi sono state tradotte in sequenze logiche di emoji e suddivise in 6 macro categorie di riferimento (vita quotidiana, mangiare e bere, sentimenti, aiuto, attivita’ ludico-ricreative, ricorrenze e celebrazioni). Le persone afasiche sceglieranno cosi’ che vogliono comunicare tra un panel di opzioni visive, inviando la sequenza di emoji selezionata al destinatario non afasico. La persona non afasica riceve il messaggio in forma testuale e potra’ rispondere utilizzando parole scritte; allo stesso modo, il paziente afasico ricevera’ la comunicazione in forma di emoji. Ma ‘Samsung Wemogee’ non e’ solo una chat di messaging a distanza: questa app, infatti, puo’ essere anche strumento di training in situazioni di compresenza, a supporto delle tradizionali metodologie di riabilitazione, grazie alla funzione display che permette di visualizzare su un unico dispositivo la frase selezionata, sia in forma emoji, sia in forma testuale.
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