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Lorenzin: necessaria maggiore ricerca su medicina di genere

Lorenzin: necessaria maggiore ricerca su medicina di genere

Lorenzin: necessaria maggiore ricerca su medicina di genere
| sabato 22 Aprile 2017

Cosa significa salute della donna? Innanzitutto significa riconoscere la medicina di genere e significa riconoscere la nostra specificita’ biologica”. Cosi’ il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in apertura della seconda Giornata nazionale sulla salute della donna, in corso a Roma presso la sede del dicastero di via Giorgio Ribotta (Eur). “Sono successe tante cose nella storia dell’emancipazione femminile- ha proseguito Lorenzin- ma soltanto da poco si e’ riconosciuto quello che e’ evidente e cioe’ che noi donne siamo diverse dagli uomini, abbiamo una biologia e una fisiologia diversa, oltre che un sistema ormonale che funziona in maniera diversa, non fosse altro perche’ diventiamo madri. E questo necessita di tarare i farmaci su di noi e di fare ricerca specifica per la medicina di genere”.

Secondo il ministro, quindi, sono stati fatti “grandi progressi grazie anche all’oncologia- ha sottolineato- su alcune patologie tipiche delle donne come il cancro al seno o al collo dell’utero, ma ancora si e’ restii a investire nella ricerca sulle donne. La maggior parte dei farmaci vengono infatti testati sugli uomini, eppure abbiamo posologie e necessita’ diverse. Questo e’ stato un elemento che come ministro ho inserito all’interno dell’agenda non solo italiana ma anche europea e che portero’ al G7. Quello di valorizzare la donna e prendersi veramente cura nel modo piu’ specifico e preciso possibile della nostra salute, infatti, credo sia un fattore di grandissima importanza”.

In questo anno “abbiamo realizzato i nuovi Livelli essenziali di assistenza- ha ricordato Lorenzin- cioe’ abbiamo stanziato totalmente piu’ di 1 miliardo di euro per le nuove prestazioni sanitarie, tra le quali moltissime sono a favore delle donne: abbiamo riconosciuto come invalidante l’endometriosi, che e’ una malattia che colpisce centinaia di migliaia di donne; abbiamo lavorato sugli screening neonatali e sull’epidurale rendendola obbligatoria, per un parto senza dolore; abbiamo realizzato nuovi percorsi sicuri per il parto; abbiamo lavorato moltissimo sulle depressioni e sulle demenze e stiamo continuando su questa strada. Ribadisco dunque che la prevenzione e’ tutto”. Lo scorso anno durante la prima Giornata nazionale della salute della donna, intanto, il ministro aveva messo “nero su bianco 50 obiettivi di salute per le donne- ha aggiunto ancora- declinando un decalogo di gol che volevamo effettuare nei prossimi anni e mettendo al centro soprattutto la prevenzione della salute della donna. Ecco, vorrei che questo concetto non sembrasse retorico. Questa e’ una giornata di sensibilizzazione e mi piacerebbe che tutte queste nozioni le trasformassimo in vita pratica: bastano pochi gesti quotidiani, infatti, che ci permettono di essere piu’ consapevoli- ha infine concluso Lorenzin- di quello che e’ importante per la nostra salute”. (Cds/Dire) 14:05 22-04-17 NNNN

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