Continuano a crescere l’indice di vecchiaia e quello di dipendenza: al 1° gennaio 2016 ci sono 161,4 anziani ogni cento giovani e 55,5 persone in eta’ non lavorativa ogni cento in eta’ lavorativa. In ambito europeo, l’Italia si conferma al 2° posto dopo la Germania per l’indice di vecchiaia (157,7 e 159,9% nel 2015) e al 5° posto dopo Francia, Svezia, Finlandia e Danimarca per l’indice di dipendenza (55,1% in Italia, 52,6 la media dell’Unione nel 2015). E’ quanto emerge dal rapporto Istat ‘Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’.
La speranza di vita alla nascita della popolazione residente e’ stimata in 80,6 anni per gli uomini e 85,1 per le donne nel 2016, in aumento dopo l’eccezionale decremento dell’anno precedente. A livello europeo l’Italia si colloca al 4° posto per entrambi i generi (dati 2014).
Al contempo continua a diminuire il numero medio di figli per donna: secondo le stime piu’ recenti, nel 2016 si attesta a 1,34 (1,35 nel 2015), mentre occorrerebbero circa 2,1 figli per garantire il ricambio generazionale. L’eta’ media della madre, 31,7 anni il dato stimato per il 2016, aumenta di quasi un anno dal 2004 e le regioni del Mezzogiorno si confermano, in media, quelle con le madri piu’ giovani.
Nella graduatoria europea della fecondita’, il nostro Paese e’ al 23° posto, solo Francia e Irlanda presentano valori di poco inferiori alla soglia di ricambio generazionale (rispettivamente 2,0 e 1,9%, dati 2014). (Lum/ Dire)
(Lum/ Dire)