Dall’inizio dell’anno sono state oltre 12.000 le dosi di vaccino antimeningite somministrate a Bologna, circa 8.000 in piu’ rispetto a quanto previsto dal calendario vaccinale. A fare i conti e’ l’assessore alla Sanita’ del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, rispondendo oggi in aula. Alle dosi gia’ somministrate, sottolinea l’assessore, se ne “aggiungeranno a breve altre 1.300” grazie alla riapertura delle agende Cup, sollecitata anche dal Comune. In ogni caso, ci tiene a precisare Rizzo Nervo, “al momento in Emilia-Romanga e nella citta’ metropolitana di Bologna non si registra alcun picco epidemico di meningite meningococcica, ne’ un numero di casi superiore a quello degli anni precedenti”. Dunque, non ci sono “elementi che inducano a innalzare il livello di attenzione nei confronti della meningite”. Ciononostante, ricorda Rizzo Nervo, l’Ausl “ha deciso di mettere in campo una serie di azioni per semplificare la modalita’ di prenotazione, aumentare l’offerta e garantire una risposta adeguata all’incremento della domanda di vaccinazioni registrata nel corso degli ultimi mesi”, che nel solo mese di gennaio era “decuplicata” rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’assessore ci tiene poi a ribadire che i vaccini sono “la misura piu’ efficace per contrastare la diffusione di malattie prevenibili, rispettando il calendario vaccinale e le sue indicazioni sui soggetti e sulle fasce d’eta’ interessate”. In particolare, Rizzo Nervo invita a non cadere “quanto piu’ possibile in quella strana dinamica da un lato di esasperazione”, per cui passa l’idea che “appena compaiono alcuni casi rispetto ad alcune patologie si sia di fronte a un’emergenza, che invece non c’e'”. E dall’altro la “sottovalutazione che il calo dell’adesione al calendario vaccinale sta provocando un ritorno inimmaginabile di patologie che pensavamo essere sconfitte e debellate per sempre, che hanno una estrema gravita’ nella loro ricomparsa”.
(San/ Dire)