“SPORT COME UN FARMACO”, INTESA CONI-FONDAZIONE ‘INSIEME CONTRO IL CANCRO’ (DIRE)
Roma, 9 mar. – Promuovere una campagna di sensibilizzazione sui corretti stili di vita, partendo da un dato fondamentale: la sedentarieta’ causa ogni anno 73mila casi di tumore in Italia, il 20% del totale.
Fare piu’ sport per vivere di piu’, dunque. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa biennale che vede da oggi ancora piu’ uniti la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ e il Coni, nella consapevolezza che lo sport riduce il rischio di neoplasie frequenti, come quelle del seno e del colon retto, determinando allo stesso tempo risparmi per il sistema. A porre la firma sull’intesa nella sala Giunta del Coni a Roma, il presidente della Fondazione, il professor Francesco Cognetti, e il numero uno del Comitato olimpico nazionale, Giovanni Malago’. Stop al fumo, si’ a una dieta sana e a una buona dose di attivita’ fisica: sono queste le armi per combattere efficacemente la lotta contro i tumori. Soprattutto lo sport: secondo l’Organizzazione mondiale della sanita’, infatti, con due ore e mezza a settimana di camminata, corsa o bicicletta, si ottengono importanti effetti preventivi e terapeutici. “Proprio come un farmaco”, ha spiegato Cognetti, secondo il quale diversi studi hanno dimostrato “la sua influenza su alcune delle neoplasie piu’ frequenti, ottenendo una riduzione del 12% del rischio di sviluppare il cancro al seno, del 44% di quello al colon retto e del 55% del tumore al polmone”.
Eppure in Italia sono ancora troppo pochi i cittadini che praticano sport, con i sedentari a rappresentare il 39,2% della popolazione e circa 23 milioni di persone. Ed e’ qui che scende in campo il Coni. “Questo protocollo e’ il punto di partenza per progetti ad ampio raggio rivolti a tutti i cittadini- ha evidenziato Malago’- Se fai sport, vivi di piu’ e vivi meglio, che non significa seguire i carichi mostruosi di un’atleta come Federica Pellegrini, ad esempio, ma semplicemente camminare, correre, nuotare”. Per fortuna, ha sottolineato ancora, negli ultimi anni la tendenza sta cambiando e “i livelli di partecipazione alla pratica sportiva hanno iniziato ad aumentare: mai finora si era fatto tanto sport nel nostro Paese come nel 2016”.
Dati importanti, perche’ parallelamente crescono anche i malati di cancro: “Sono circa 3 milioni oggi in Italia e stimiamo che nel 2020 raggiungeremo quota 4,5 milioni- ha spiegato Cognetti- Si tratta di un carico notevole cui paradossalmente contribuiscono le terapie perche’ ci permettono di vivere piu’ a lungo e aumentare la longevita’. Molti di queste malattie sono dovute a cause evitabili grazie a politiche di informazione e sensibilizzazione. Abbiamo deciso da tempo di usare lo sport come strumento di educazione- ha concluso- proprio per la sua diffusione nel Paese e perche’ gli sportivi sono visti come modello da seguire”. (Ekp/ Dire)