ROMA – “Dopo l’allarme mediatico c’era stato un aumento superiore al 100% della domanda di vaccini contro la meningite. È bene invece incanalare questa domanda di vaccini laddove deve essere realizzata un’elevata copertura vaccinale”. A sostenerlo è Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Istituto superiore di sanità, in occasione degli ‘Stati generali sulla meningite’, organizzati dalla Simit oggi a Roma.
“La corsa ai vaccini- ha proseguito Rezza- ha creato problemi perché quando si dice ‘mantenere le coperture vaccinali elevate’ intendiamo laddove la vaccinazione viene raccomandata, non indiscriminatamente a tutta la popolazione“.
Secondo Rezza, quindi, si è invece creata “una situazione di panico e allarme non giustificato, per cui c’è stato un ingolfamento dei centri vaccinali”.
Quanto alle linee guida per la meningite, annunciate dalla Simit, l’infettivologo ha sottolineato l’importanza “di avere un’unità di intenti tra istituzioni e società scientifiche su diagnosi precoce, profilassi e vaccinazione, soprattutto in un momento in cui c’è un nuovo piano nazionale vaccini che offre per le categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata vaccini gratuiti su tutto il territorio nazionale. Questa- ha concluso- è una lotta alla disequità”.