Il piano nazionale della prevenzione vaccinale 2017-2019, che ha appena ricevuto il via libera della Conferenza Stato-Regioni, si pone 10 obiettivi per il futuro:
1) SICUREZZA. I vaccini sono una delle tecnologie biomediche piu’ sicure, perche’ vengono sperimentati e testati prima, durante e dopo la loro introduzione nella pratica clinica. La loro scoperta e il loro impiego hanno contribuito a proteggere milioni di persone in tutto il mondo;
2) EFFICACIA. I vaccini consentono di preservare la salute delle persone stimolando un’efficace protezione contro numerose malattie, evitando sintomi ed effetti dannosi, alcuni potenzialmente mortali;
3) EFFICIENZA. I vaccini sono tra le tecnologie piu” efficienti per il rapporto favorevole tra il loro costo e quelli degli effetti sia diretti che indiretti delle malattie evitate”.
4) ORGANIZZAZIONE. I programmi di vaccinazione devono essere oggetto di attenta programmazione, organizzazione e gestione da parte delle strutture sanitarie. Devono essere altresi’ monitorati attraverso l’istituzione di un’anagrafe vaccinale che alimenti il relativo sistema informativo e di sorveglianza. Ogni individuo e’ tenuto a vaccinarsi in accordo alle strategie condivise a livello nazionale al fine di contribuire al mantenimento della propria salute ed alla riduzione della circolazione delle malattie infettive e del carico di malattia a queste associato. La vaccinazione e’ particolarmente raccomandata per il personale sanitario e tutti coloro che abbiano una funzione di pubblica utilita’ o svolgano attivita’ a contatto con altri individui, al fine di assicurare la massima protezione nei confronti delle fasce di popolazione piu’ fragili (pazienti, bambini, anziani).
5) ETICA. Ogni operatore sanitario, e a maggior ragione chi svolge a qualsiasi titolo incarichi per conto del Servizio Sanitario Nazionale, e’ eticamente obbligato ad informare, consigliare e promuovere le vaccinazioni in accordo alle piu’ aggiornate evidenze scientifiche e alle strategie condivise a livello nazionale. La diffusione di informazioni non basate su prove scientifiche da parte di operatori sanitari e’ moralmente deprecabile, costituisce grave infrazione alla deontologia professionale oltreche” essere contrattualmente e legalmente perseguibile;
6)FORMAZIONE. Il personale sanitario e gli studenti in medicina e delle professioni sanitarie devono essere formati e aggiornati relativamente alla vaccinologia e alle strategie vaccinali in essere sulla base delle migliori evidenze condivise dalla comunita’ scientifica, pertanto appositi corsi destinati alla vaccinologia devono essere all’interno dei corsi universitari e la vaccinologia va inserita fra gli obiettivi formativi della formazione continua per tutta l’area sanitaria;
7) INFORMAZIONE. I servizi sanitari sono ovunque chiamati a informare i cittadini e a proporre attivamente strategie vaccinali che, tenendo in considerazione l’epidemiologia, la storia naturale delle malattie e i fattori di rischio della popolazione, impattino significativamente su patologie gravose per la salute e la sicurezza dei singoli cittadini e della popolazione in considerazione della loro gravita’, onerosita’ e contagiosita’.
8)INVESTIMENTO. In considerazione del loro valore, alle vaccinazioni sono dedicate risorse economiche e organizzative stabili, programmate attraverso un’attenta e periodica pianificazione nazionale che identifichi le vaccinazioni prioritarie da inserire nel Piano nazionale prevenzione vaccinale che e’ un Livello essenziale di assistenza. Le decisioni sulle priorita’ vaccinali devono nascere da valutazioni di Health Tecnology Assessment condotte a livello nazionale, in grado di offrire dimostrazione epidemiologica di efficacia, utilita’ e sicurezza, nonche’ possibilita’ di ottenere i risultati previsti;
9) VALUTAZIONE. L’impatto di un intervento vaccinale in termini di salute di una popolazione deve essere periodicamente valutato, anche da studi indipendenti, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanita’ e delle Societa’ Scientifiche;
10) FUTURO. Al fine di incrementare continuamente le conoscenze sulla sicurezza, efficacia, utilita’ ed equita’ di accesso in merito alle vaccinazioni ed orientare conseguentemente le strategie vaccinali, deve essere favorita, con la collaborazione delle massime istituzioni nazionali e delle societa’ scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.
(Red/ Dire)