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Al Pascale di Napoli il Calendario a sostegno della ricerca oncologica

Al Pascale di Napoli il Calendario a sostegno della ricerca oncologica

Al Pascale di Napoli il Calendario a sostegno della ricerca oncologica
| martedì 27 Dicembre 2016

2146623_pascale_calendario_2_di_copertina4C’e’ anche il mese del Tempo che verra’ nel calendario 2017 dell’Istituto dei tumori di Napoli, ”Con te voglio vivere ancora”. Tredici eccellenze napoletane tra autori, giornalisti e artisti con i loro scritti accompagnano gli scatti del fotoreporter Sergio Siano. Lo scrittore Erri De Luca e il regista Paolo Sorrentino, il giornalista Franco Di Mare e la scrittrice Valeria Parrella, la giornalista neo nominata Cavaliere del Lavoro Amalia De Simone e lo scrittore Maurizio de Giovanni, gli autori Antonella Ossorio, Stefano Piedimonte, Antonella Cilento e Francesco Piccolo fino agli artisti Peppe Lanzetta e Peppe Barra, tutti accomunati nell’invito a guardare avanti senza paura. “Molti risultati sono stati raggiunti in campo oncologico, ma la sfida continua – sottolinea nella seconda di copertina il direttore generale del”Istituto partenopeo, Attilio Bianchi – e il Pascale e” sicuramente in prima linea”.

La lotta al cancro e’ anche questo: una promessa mantenuta e una frase che diventa un messaggio in bottiglia per chi sta combattendo la sua battaglia piu dura. “Al riparo dagli sguardi, senza scudo e senza armatura – scrive Stefano Piedimonte, giornalista e scrittore – lottano i migliori guerrieri”. E la lotta torna nei pensieri di Maurizio de Giovanni, il papa’ dei commissari Ricciardi e Lojacono. “La lotta e’ vita. Guardarlo in faccia, senza distogliere gli occhi, senza voltargli le spalle, senza mettere la testa sotto il maledetto cuscino”.

La lotta, ma anche il buio, quel buio che diventa luce nelle parole di Antonella Cilento “perche’ io sono luce. La paura degli altri non mi appartiene, io sono la gioia. Vivo per me, senza maschere, senza bugie”. Lo stesso buio di Valeria Parrella “che non si puo condividere con nessuno, perche nessuno e come me”. O il buio che diventa nuovo giorno “Comprendere ogni singolo momento di un giorno solo – scrive il premio Strega Francesco Piccolo – e’ cos” che la vita dura piu’ della vita”. Il nuovo giorno che inizia con un germoglio che spunta su un ramo secco perche”, parla con la voce di Lucina, la sua mamma Antonella Ossorio “com’e’ un azzardo giurare per sempre e peccato di superbia affermare mai piu'”. E non poteva mancare la speranza nelle frasi dei 13 scrittori: “Siamo rimasti io e lei. Io e la speranza – scrive il giornalista scrittore conduttore televisivo, Franco Di Mare – Scava scava, alla fine tutti hanno un luogo dove tornare. E dopo averti fatto compagnia per ore tutti riaprono casa per ritrovare un approdo”.

La speranza “che tutti abbiano le stesse possibilita’ di curarsi e che la ricerca progredisca sempre libera, che i nostri scienziati possano tornare a fare grande il nostro paese”, come scrive la giornalista di inchiesta, nominata un mese fa dal Presidente Mattarella, Cavaliere del Lavoro, Amalia De Simone. La speranza di un ospedale che “e’ un porto di partenza dove la cura e la navigazione dentro se stessi e anche se accompagnato, ognuno e solo all’imbarco. Che siano prosperi il mare, il vento e la fortuna” scrive Erri De Luca.

La speranza che “l’unico Cancro che non fa male e’ tra le stelle dello zodiaco – come racconta il giornalista e scrittore Pietro Treccagnoli – Tutti gli altri non brillano nel cielo e solo la scienza e l’amore possono spegnerli per sempre”. Ridi ridi ridi fino a farti venire il mal di pancia, invita a fare Peppe Barra “se e’ vero che la chimica del sangue puo’ cambiare a seconda del ruolo che reciti… e allora: lascia che il bambino che e’ in te esca esperimenti amore e umorismo… non avere paura di fare un passo avanti, ascolta il tuo corpo”.

La speranza raccontata con gli occhi del premio Oscar, Paolo Sorrentino: “Nessun fantasma. Solo panni bianchi stesi e asciutti e il mare a tutto spiano”. E infine la speranza il quel tredicesimo mese, il mese del tempo che verra’, della vita che continua, dopo il cancro, oltre il cancro. Il drammaturgo Peppe Lanzetta vorrebbe essere “un calendario dei prossimi cinque anni. E sfogliarlo con voi per dirvi: ehi… avete visto? Ce l”avete fatta!!!”.

Il ricavato del calendario (in vendita al costo di 10 euro presso il Pascale e in diverse edicole della citta’) sara’ interamente devoluto alla ricerca contro il cancro. (Rel/ Dire)

 

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