Sono 777.035 gli utenti psichiatrici assistiti nel 2015 dai servizi specialistici (mancano i dati della Valle d’Aosta, della P.A. di Bolzano e della Sardegna), di cui 369.569 entrati in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale. Il 90,3% di questi ultimi (333.554) ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever).
Gli utenti sono di sesso femminile nel 54,4% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (66,1%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni (28,5) mentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 35-44 anni e 45-54 anni soprattutto nei maschi (rispettivamente 20,0 % e 25,0%); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (7,7% nei maschi e 12,4% nelle femmine)
Questi alcuni dati contenuti nel Rapporto sulla salute mentale 2015 presentato a Roma in occasione del convegno del 14 dicembre 2016, Il rapporto rappresenta la prima analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sistema informativo per la salute mentale (SISM) e un prezioso strumento conoscitivo per i diversi soggetti istituzionali responsabili della definizione ed attuazione delle politiche sanitarie del settore psichiatrico, per gli operatori e per i cittadini utenti del Servizio Sanitario Nazionale.
La rilevazione, istituita dal decreto del Ministro della salute 15 ottobre 2010, costituisce, a livello nazionale, la più ricca fonte di informazioni sugli interventi sanitari e socio-sanitari dell’assistenza alle persone adulte con problemi psichiatrici e alle loro famiglie. Il sistema risulta particolarmente utile ai fini del monitoraggio dell’attività dei servizi, della quantità di prestazioni erogate, nonché delle valutazioni sulle caratteristiche dell’utenza e sui pattern di trattamento, inoltre rappresenta un valido supporto alle attività gestionali dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) per valutare il grado di efficienza e di utilizzo delle risorse.
L’intento è che esso sia il primo di una serie di rapporti annuali sulla salute mentale che potrà arricchirsi di ulteriori e specifiche analisi dei dati rilevati dal SISM.
Qui tutte le informazioni (http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=itali ano&menu=notizie&p=dalministero&id=2769). (Wel/ Dire)