(La Stampa) Si è fatto aspettare più del previsto. Ma il nuovo rene di Gianmario, trapiantato il 12 dicembre, funziona alla perfezione. Che cos’ha di speciale, rispetto agli altri oltre tremila trapiantati di reni in trent’anni alle Molinette? Il fatto che questo paziente, il 17 novembre 1985, ha subito un trapianto di cuore. Un intervento pionieristico, il secondo eseguito in Italia – a Pavia, dal professor Mario Viganò insieme ad un giovanissimo Mauro Rinaldi, oggi primario della Città della Salute -, che ha fatto di Gianmario, impiegato di banca a Mondovì, nato 51 anni fa a Dogliani, il più longevo trapiantato di cuore in Europa. Allora aveva 20 anni, e «grazie a quel dono prezioso sono riuscito a vivere pienamente. Mi sono laureato in giurisprudenza nel 1992, sposato nel 1995 e ho due figli, di 19 e 16 anni». Unico rimpianto, «lo sport. Giocavo a calcio, a livello agonistico. Ma a 19 anni, a causa dei problemi di cuore, ho dovuto smettere. Oggi mi consolo leggendo i giornali sportivi e tifando Juve», racconta.
RENE PROTEGGI CUORE
Nel Centro trapianti di reni delle Molinette, diretto dal professor Luigi Biancone, Gianmario dovrà rimanere ancora per un po’: «Preferiamo essere cauti, ma tutto sta andando per il meglio», spiega il primario. Negli ultimi anni, il monregalese ha sviluppato un’insufficienza renale cronica progressiva, dovuta proprio al trapianto di cuore e alle pesanti cure immunologiche e antirigetto a cui è stato sottoposto. Ormai da un anno era in dialisi, «e l’insufficienza renale cronica all’ultimo stadio può rappresentare un determinante fattore di rischio per la coronaropatia», spiega il professor Biancone, affermando che il «trapianto di rene è stato effettuato non solo per uscire dalla dialisi ma anche come indispensabile misura protettiva cardiaca». Insomma, un rene nuovo per proteggere il cuore, che da già 31 anni batte nel suo petto.
CASO UNICO
Vista la particolarità del caso, unico al mondo, e la necessità di trovare un organo altamente compatibile, Gianmario è stato inserito nella lista d’urgenza nazionale. La ricerca è stata più lunga del previsto, ma alla fine l’organo è arrivato dalla Lombardia ed è stato trapiantato lunedì scorso dai chirurghi vascolari Fiorella Violato e Federica Giordano dell’équipe dottor Maurizio Merlo e dagli urologi Beatrice Lillaz e Giovanni Pasquale dell’équipe del professor Paolo Gontero, alla presenza degli anestesisti Maurizio Lanfranco e Maria Elena Clara del reparto del dottor Pierpaolo Donadio. Un grande lavoro di squadra, con una particolare attenzione anche a livello cardiologico.
RITORNO ALLA VITA
Il trapianto è stato da manuale e l’organo ha iniziato subito a funzionare, permettendo l’interruzione della dialisi e il ricovero nella terapia semi-intensiva della Nefrologia, diretta dal professor Biancone. Ora Gianmario non vede l’ora di tornare alla vita normale: «A casa mi aspetta anche un bellissimo Golden Retriever, Webb, che per un po’ non potrò prendere in braccio – dice toccandosi il nuovo rene, posizionato ora sul fianco sinistro -. Sarà difficile essere dimesso per Natale, ma non dispero: sono stato molto fortunato».
Fonte: www.lastampa.it