È morta l’1 novembre Tina Anselmi (Castelfranco Veneto, 25 marzo 1927), la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. Per tre volte sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, dal 29 luglio 1976 e’ stata ministro del Lavoro e della Previdenza sociale nel governo Andreotti III: un fatto storico, perche’ l’Anselmi divenne la prima donna ministro in Italia. Dopo quest’esperienza e’ stata anche ministro della Sanita’ (nel 1978/79).
È stata fra i principali autori della riforma che introdusse il Servizio sanitario nazionale. Ma anche la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e la tutela della maternita’ e la legge 180 che chiuse i manicomi.
IL RICORDO DELLA LORENZIN – “La biografia di Tina Anselmi ” una storia di straordinario coraggio e d’intelligenza al servizio delle istituzioni. Noi donne italiane le dobbiamo moltissimo. C’e’ chi la ricordera’ per le sue azioni di giovanissima cattolica antifascista, chi per l’instancabile lavoro all’interno del Parlamento, di certo Tina Anselmi ha dedicato la sua intera esistenza al miglioramento delle condizioni di tutti; e questo fa di lei una figura di riferimento per la politica italiana. A me piace sottolineare, una volta di piu’, l’autorevolezza con la quale, in un mondo fino a quel momento tutto maschile, ricopri’ il ruolo di ministro. La lotta per le pari opportunita’ trovo’ proprio nella competenza e nella capacita’ politica di Tina Anselmi l’esempio, e quindi una fortissima spinta, verso l’uguaglianza tra uomo e donna nell’accesso al lavoro, alle cariche istituzionali. Indimenticata ministro della salute, e’ anche grazie alla sua preziosissima attivita’ che l’Italia si e’ dotata del Servizio Sanitario Nazionale, lo schema di tutela per tutti i cittadini che ancora oggi e’ esempio di sanita’ pubblica nel mondo. La biografia di Tina Anselmi e’ un percorso da studiare, il solco da lei tracciato ha un valore politico inestimabile. Nei prossimi giorni il Ministero della Salute valutera’ quale forma adottare per ricordare in modo duraturo la figura straordinaria di questa donna-politico”. Questo il commento della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. (Wel/ Dire)