Un vademecum organizzato e puntualmente descritto sulla somministrazione della terapia farmacologica secondo criteri di efficacia, efficienza e sicurezza.
Il documento allegato è stato commissionato dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia – Romagna, coerentemente con le strategie definite nelle Linee di Programmazione 2014.
Come evidenziato nell’introduzione al Documento, la sicurezza è una componente fondamentale della qualità dell’assistenza e un elemento caratterizzante le azioni della Regione Emilia-Romagna. La sicurezza nell’uso dei farmaci è un obiettivo di primaria importanza nell’attività sanitaria. Tale obiettivo è reso ancora più cogente dall’aumento:
– del numero di persone in età avanzata e in politerapia farmacologica,
– dell’uso di farmaci a ridotto indice terapeutico,
– della complessità organizzativa.
E’ pertanto dovere delle organizzazioni e degli operatori sanitari adottare tutte le misure che concorrono a raggiungere la massima sicurezza nell’uso dei farmaci. Nell’ambito di una strategia per la promozione della sicurezza, tra le attività fondamentali vi sono l’adozione, la diffusione e l’implementazione di “pratiche” finalizzate alla eliminazione dei pericoli e all’aumento del livello di sicurezza nelle organizzazioni sanitarie. A livello nazionale, il Ministero della Salute, ha sviluppato un sistema di Buone Pratiche/Raccomandazioni, alcune delle quali rivolte alla gestione dei farmaci, che individuano le situazioni a elevato rischio di errore e sono volte a promuovere la realizzazione di azioni mirate a raggiungere maggiori livelli di sicurezza.
La Regione Emilia-Romagna ha recepito nel tempo le indicazioni ministeriali sulla sicurezza nel percorso del farmaco raccogliendole nel presente documento di indirizzo che riporta le indicazioni essenziali per una corretta e sicura gestione clinica dei medicinali.
Per gestione clinica dei farmaci si intende il processo che va dal momento in cui il farmaco viene prescritto sino a quello in cui viene somministrato e/o smaltito. Le componenti di tale processo, oggetto di trattazione nelle linee di indirizzo, sono:
a) prescrizione della terapia farmacologica con richiami della ricognizione e riconciliazione oggetto della Raccomandazione regionale per la sicurezza della terapie farmacologiche;
b) casi particolari di prescrizione: gas medicinali*, farmaci off-label e farmaci contenenti veleni;
c) continuità della terapia farmacologica al cambio di setting assistenziale;
d) approvvigionamento, richiesta e gestione dei farmaci nelle Articolazioni Organizzative cliniche aziendali;
e) preparazione della terapia farmacologica;
f) somministrazione della terapia farmacologica;
g) autogestione dei farmaci;
h) gestione della terapia “al bisogno”;
i) gestione dei farmaci personali del paziente ricoverato;
j) aderenza alla terapia*;
k) gestione e conservazione dei “campioni gratuiti” di medicinali;
l) smaltimento dei prodotti scaduti/inutilizzabili; m) strumenti di segnalazione per la gestione del rischio.
Il documento non tratta della gestione di farmaci stupefacenti, emocomponenti, prodotti per nutrizione artificiale, radiofarmaci, farmaci ad uso sperimentale.
Il documento rappresenta una traccia per l’adozione di procedure locali che dovranno essere elaborate tenendo conto delle necessità e dei contesti organizzativi e che dovranno definire, inoltre, compiti e responsabilità delle diverse figure professionali coinvolte nel processo di gestione clinica del farmaco. La sicurezza nella gestione dei farmaci aumenta se gli operatori sono consapevoli degli aspetti procedurali e del loro significato.
A tale proposito è fondamentale la realizzazione di periodici eventi formativi e di confronto rivolti ai professionisti sanitari per consentire una capillare diffusione di conoscenze e cultura sulla sicurezza e sugli strumenti proposti. La formazione degli operatori dovrà inoltre rispondere agli specifici bisogni in relazione alle caratteristiche strutturali, ambientali, organizzative locali, ed essere sviluppata secondo metodologie efficaci in termini di crescita professionale e integrazione (formazione strutturata, partecipata, multiprofessionale).