Roma, 5 ott. – La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ha condotto tra i propri iscritti un’indagine conoscitiva relativa all’impiego dell’omeopatia da parte dei pediatri di famiglia, con lo scopo di meglio comprendere e documentare quali siano le modalita’ di utilizzo e la dimensione del fenomeno.
L’indagine e’ stata presentata al X Congresso nazionale della Fimp a Pisa. A tale proposito, il Board scientifico Fimp sulle medicine complementari (Complementary and alternative medicine – Cam) ha realizzato, in collaborazione con Omeoimprese, un questionario inviato agli iscritti della Federazione (circa 5.400 pediatri) nella primavera del 2016. Dei 1.252 pediatri che hanno risposto, oltre il 98% sono pediatri di famiglia convenzionati con il Servizio sanitario nazionale.
Tra questi 885 (70,6%) non utilizzano l’Omeopatia nella loro pratica quotidiana, mentre 367 (29,4%) la prescrivono quotidianamente. Le Regioni che hanno risposto maggiormente all’indagine sono state la Toscana (14,8%) e il Piemonte (12,8%). “Oltre a questo dato – spiega Domenico Careddu, pediatra Fimp esperto in medicine complementari – dall’indagine che abbiamo condotto emerge che il 54,2% dei pediatri che utilizzano l’Omeopatia ha frequentato e concluso un corso triennale, evidenziando come nella nostra categoria professionale la formazione di coloro che la praticano sia strutturata in percorsi formativi ad hoc.
Inoltre il 31,3% di questi pediatri e’ iscritto regolarmente ad un Registro dei medici esperti per la pratica delle medicine complementari (omeopatia, fitoterapia e agopuntura) istituito presso gli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. Questo dato deve tenere conto del fatto che molti Ordini stanno solo ora istituendo i suddetti registri”. Un altro dato rilevante e’ che la maggior parte dei pediatri di famiglia che utilizza l’omeopatia la applica in modo integrato: circa il 90% associa infatti farmaci omeopatici ed allopatici, mentre solo il 8,9% ha dichiarato di sospendere un’eventuale terapia in atto, al momento dell”introduzione di una terapia omeopatica.
A conferma di cio’, il 76,7% dei “pediatri omeopati” e’ concorde nel ritenere che di fronte ad una malattia cronica, l’associazione di terapia allopatica ed omeopatica, non sottrae i pazienti a terapie piu’ efficaci. I pediatri che hanno risposto al questionario hanno segnalato una limitata percentuale di effetti (circa il 5%) legata all’uso dei farmaci omeopatici. Il campo di utilizzo dell’omeopatia abbraccia tutte le discipline pediatriche e pur interessando tutte le fasce di eta’, trova maggior riscontro in coloro che frequentano comunita’ infantili. Tra coloro che impiegano altre Cam oltre all’omeopatia, prevale nettamente il ricorso alla fitoterapia (93,2%). Questo studio rappresenta un contributo importante per meglio comprendere il ruolo dell’Omeopatia e delle Cam piu’ in generale nel contesto delle cure pediatriche, anche in considerazione delle molte richieste che provengono dalle famiglie. (Wel/ Dire)