Da una ricerca della Plymouth University, pubblicata sulla rivista Appetite è emerso che la perdita di peso da anziani è un fenomeno abbastanza frequente e nei casi più gravi viene definito anoressia senile anche perché legata a un livello di nutrizione non adeguato, potrebbe dipendere da una maggiore produzione dell’ormone della sazietà, il peptide YY, quello cioè che indica che ci sentiamo pieni.
I ricercatori hanno esaminato sei donne di oltre 80 anni che hanno fatto colazione dopo molte ore di digiuno, comparandole con altre più giovani, di diverse fasce di età: dai 20 ai 39 anni, dai 40 ai 59, dai 60 ai 79.
A tutte le donne che hanno partecipato sono stati misurati i livelli dell’ormone della sazietà a intervalli regolari di tre ore, così come i livelli di un altro ormone detto grelina, che invece indica quando si è affamati. Dallo studio è emerso che ciascuna delle partecipanti over 80 produceva maggiori livelli di ormone della sazietà rispetto alle partecipanti allo studio più giovani, mentre rimanevano simili i livelli dell’ormone della fame, che in base a studi precedenti veniva ritenuto con il suo abbassamento responsabile della perdita di peso legata all’età.
FONTE ANSA