Jeni Stepien si è sposata la settimana scorsa, a Pittsburg, negli Stati Uniti. Le foto del suo matrimonio hanno fatto rapidamente il giro del mondo. Una foto, in particolare, si guadagna una pagina del Washington Post, quella in cui è ritratta mentre viene accompagnata da un uomo all’altare.
Una foto come tante. Il papà che accompagna la figlia. Ma in questo caso l’evento ha il carattere dell’eccezionalità: ad accompagnare Jeni all’altare è Arthur Thomas , il 72enne che vive grazie all’organo donato da Michael, padre della sposa, morto dieci anni fa, ucciso da un 16enne durante un tentativo di rapina a Swissvale, un comune nell’hinterland di Pittsburgh.
«Quando è arrivato in chiesa mi ha preso le dita e le ha messe sul suo polso — ha raccontato Jeni, 33 anni, al Washington Post —: “Senti il battito, mi ha detto”. È stato incredibile, ho sentito davvero il cuore che batteva. Era così forte».
Thomas, che ha 4 figli, aveva i giorni contati quando nel 2006 i medici gli hanno detto che avevano trovato un cuore compatibile. Poi la decisione di scrivere alla famiglia Stepien appena si era ripreso dal trapianto .
Adesso, per la prima volta, l’incontro, quando ha accompagnato Jeni all’altare. «Ho pensato che fosse la persona perfetta — spiega lei — perché ha un pezzo di mio padre che vive con lui».
Fonte: Corriere della Sera