Per ogni atleta che pratica sport a livello agonistico le olimpiadi sono un sogno e un traguardo a cui ci si prepara per anni: arrivare al momento della gara al meglio della propria forma fisica e con la massima concentrazione dipende anche dall’alimentazione. Gli atleti italiani che si apprestano a scendere in campo e onorare l’impegno di Rio a partire dal 5 agosto sono ben 297: il team azzurro si sta preparando, da un punto di vista alimentare, riconoscendo l’importanza della dieta Mediterranea.
L’importanza delle proteine
Sono lontani ormai, i tempi in cui gli sportivi venivano rimpinzati solo di proteine: al di là della disciplina praticata ogni atleta deve consumare piatti leggeri e digeribili in cui coesistano nel giusto mix carboidrati, proteine, grassi e i micronutrienti quali vitamine e antiossidanti abbondanti in frutta e verdura. Vi è stata, negli ultimi anni una vera e propria riscoperta delle carni avicole, ovvero pollo e tacchino che contengono apprezzabili quantità di ferro, vitamine del gruppo B, grassi polinsaturi e proteine di buona qualità; queste carni servite con le verdure danno vita a piatti nutrizionalmente ineccepibili e molto gustosi.
Evviva la pasta: i ciclisti la mangiano a colazione
Sono un altro tassello fondamentale nell’alimentazione di uno sportivo: servono prima di una gara per assicurarsi una riserva, durante lo sforzo per prevenire il calo degli zuccheri ovvero l’ipoglicemia e dopo per ricostituire le riserve; ecco perché i ciclisti per esempio, che rimangono in sella a pedalare anche per 5 ore di fila, arricchiscono la loro colazione con un piatto di pasta o del riso in bianco, il tutto completato con proteine che possono derivare dalla carne o dalle uova.
Per non sfiancarsi mentre pedalano, inoltre, oltre a idratarsi correttamente, possono consumare barrette e gel a base di carboidrati per ottenere carburante di impiego immediato. «Per praticità si può ricorrere a tali integratori, ma vanno benissimo anche le piccole confezioni di miel e, come pure i biscotti secchi -puntualizza il dottor Michelangelo Giampietro , docente della Scuola dello Sport del Coni e Coordinatore del gruppo di studio alimentazione e sport dell’ADI, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica- sono utilissimi allo scopo. Tali accorgimenti non sono validi solo per gli atleti olimpici, ma anche per il ciclista amatoriale che decide di affrontare un percorso lungo e impegnativo».
L’importanza degli spuntini: 5 pasti al giorno per gli atleti
Tutti gli atleti normalmente consumano 5 pasti al giorno (anche 6 per i pugili che fanno uno spuntino anche prima di dormire): colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena, ma quelli impegnati in gare lunghe come i tennisti hanno bisogno di fare tanti spuntini durante il match a base di biscotti secchi, dolci da forno semplici, frutta fresca, ma anche essicata.
Attenzione ai grassi: per chi fa ginnastica artistica meglio carni bianche uova
Per gli atleti impegnati nella ginnastica artistica, per i quali la leggiadria e la precisione dei movimenti è così strettamente connessa con il loro peso corporeo è fondamentale l’attenzione al consumo dei grassi: seguono, per questo, piuttosto strettamente la Dieta Mediterranea, prediligono il consumo di carni bianche, pesce, uova, latte e derivati senza trascurare l’apporto delle proteine vegetali contenute nei legumi, il tutto arricchito con frutta e verdura.
Per tutti tanta idratazione
Ogni sportivo sa bene che le proprie perfomance dipendono anche dall’idratazione: bisogna bere e reintegrare i Sali che si perdono con lo sforzo, sia con gli appositi integratori salini, ma anche consumando tanta frutta e verdura.
«Anche in questo caso – precisa ancora il dottor Giampietro- gli atleti come tutte le persone che praticano sport devono tenere ben presente che bere abbondantemente è più che sufficiente per idratare correttamente l’organismo se l’attività svolta non supera i 45-60 minuti. Se l’attività si prolunga oltre questo tempo è bene ricorrere al reintegro dei sali soprattutto se la stessa è stata svolta in un ambiente molto umido; oltre a quelli appositamente formulati va bene anche usare un qualunque succo di frutta, che sia di gradimento e non provochi acidità di stomaco, nella quantità di 250 ml e diluirla in 750 ml di acqua e aggiungendo un solo gr di sale. Questa semplice bevanda soddisfa le richieste di idratazione e reintegro di sali di un’attività che si prolunga oltre un’ora in maniera ottimale!».
Alimentazione e concentrazione
Per ogni atleta che arriva a disputare una gara olimpica la concentrazione è tutto!
«È importante per non interferire con la concentrazione che gli atleti non siano appesantiti da una cattiva digestione- spiega la dott.ssa Erminia Ebner, biologa nutrizionista ed educatrice alimentare per il tennis (Federazione Italiana Tennis) – che porterebbe a distrazioni o a fastidiosi inconvenienti, ma è anche fondamentale che non rimangano mai a corto di energie e di acqua: per questo in diverse discipline si usano anche durante la gara, barrette o liquidi energetici di pronto intervento, a base di carboidrati a lento assorbimento.
Non esistono, purtroppo cibi anti panico, ma ciascun atleta nel tempo matura le proprie abitudini e alcuni alimenti possono aiutare a trovare la giusta concentrazione perchè, magari, legati all’infanzia o alle proprie radici o possono, in qualche modo, ricordare qualche gara vinta in passato.
FONTE LA STAMPA