A L’Aquila per la prima volta al mondo e’ stato eseguito un intervento con tecnologia ad ultrasuoni focalizzati su una rara lesione al ginocchio. L’intervento, su un ragazzo di 24 anni che da anni soffriva di questa patologia, e’ stato condotto da un’equipe guidata dal professor Carlo Masciocchi presso l’Unita’ Operativa di Radiologia dell’Ospedale ”San Salvatore” dell’Aquila.
“Ad oggi- spiega il professor Masciocchi, ordinario di Radiologia presso L’Universita’ degli Studi di L’Aquila e presidente della Societa’ Italiana di Radiologia Medica- il trattamento da noi effettuato risulta essere il primo e l’unico a nostra conoscenza. Abbiamo deciso di sottoporre il paziente a questo trattamento perche’ il dolore da lui provato era cosi’ importante da interferire con la sua vita normale, impedendogli anche di lavorare. Il paziente, dieci giorni dopo il trattamento, ha ripreso in maniera completa tutte le sue attivita’ e oggi, ad oltre due mesi dal trattamento, sta bene e lamenta solo un saltuario fastidio al ginocchio”. Lo sviluppo di questa nuova tecnologia, fanno sapere gli esperti, la ”Termoablazione ad ultrasuoni focalizzati guidati da risonanza magnetica” (MRgFUS), applicata ai trattamenti delle lesioni tumorali dell’osso, permette di trattare i tumori con estrema accuratezza, senza incisioni e con ridotta invasivita’.
Puo’ essere applicata sui tumori benigni quali ad esempio l’osteoma osteoide e su quelli maligni (come le metastasi). Per quanto riguarda l’intervento sul ragazzo, si trattava “di un desmoide corticale o periosteo, anche noto come ”tug lesion”- proseguono- una rara lesione benigna che puo’ insorgere nei bambini ed adolescenti che svolgono attivita’ fisica. Non si tratta di una lesione tumorale, ma reattivo-infiammatoria che si localizza tipicamente al ginocchio. L”incidenza e” compresa tra l”11,5% nei maschi ed il 3,6% nelle femmine di eta” compresa tra i 3 e 17 anni”
I sintomi sono caratterizzati da dolore e risentimento a livello del ginocchio, prevalentemente sul versante mediale. “Il dolore puo” avere, come in questo caso- spiegano ancora i medici dell’Ospedale ”San Salvatore” dell’Aquila- intensita’ tale da essere invalidante”. Il desmoide corticale o periosteo fa parte delle cosiddette ”don’t touch lesions”, cioe’ le lesioni da non toccare per le quali non e’ quindi prevista una specifica terapia chirurgica. La terapia medica mira solo a controllare i sintomi e per il paziente e” generalmente previsto riposo o fisioterapia. “Ci siamo concentrati negli ultimi anni sul trattamento delle lesioni metastatiche dell’osso- aggiunge il professor Masciocchi- con l’applicazione della tecnica ad ultrasuoni focalizzati su pazienti selezionati con risultati molto incoraggianti, migliorando il loro quadro clinico. Riusciamo a ridurre la massa tumorale ma soprattutto ad abbattere il dolore fino al punto da non rendere piu” necessario l’uso di antinfiammatori. Se correttamente eseguiti questi interventi garantiscono un’efficacia elevata e duratura”. L’Ospedale ”San Salvatore di L’Aquila”, infine, fa sapere di aver introdotto la tecnologia degli Ultrasuoni focalizzati guidati da risonanza magnetica, che rappresentano una valida alternativa alle piu’ invasive tecniche chirurgiche, gia’ nel 2012. (Cds/ Dire)