Uomini e donne che si prendono cura e danno attenzioni, affetto, carezze e coccole ai bambini abbandonati nell’ospedale di Brescia. Sono i “donatori di coccole” associati nella onlus I bambini di Dharma, una piccola realtà un po’ visionaria destinata alle cronache locali, ma che in poco tempo ha riscosso un successo inaspettato.
Tanti, troppi i bambini abbandonati alla nascita in Italia. Oltre 400 solo nell’ultimo anno. La legge italiana prevede infatti la possibilità che il padre e la madre possano rifiutare il pargolo appena venuto alla luce in un nosocomio. Questa norma salva molti infanti dall’essere gettati nei cassonetti o lasciati per strada, ma non può certo rimediare alla mancanza dell’amore di chi li ha messi al mondo.
«Il nostro scopo è proprio quello di colmare questo enorme vuoto – spiega il 38enne Ivo Saiani, direttore dell’associazione -. Seguiamo solo bambini ospedalizzati e ne curiamo l’aspetto emotivo almeno fin quando comunità, servizi sociali e tribunale non si accordano sull’eventualità di darli in affidamento o in adozione. Abbracci, baci, carezze e canzoncine sono fondamentali sin dal primo giorni di vita. L’importanza di questi gesti è ancora più evidente per i piccoli affetti da patologie più o meno gravi: un po’ di tenerezza vale quanto una medicina e trasmette loro una sensazione di protezione».
L’idea nasce dalla ricerca scientifica dello psicoanalista austriaco René Spitz, che dimostra che i bambini in condizioni di deprivazione affettiva vanno incontro a danni irreversibili dal punto di vista motorio, affettivo, del linguaggio e dello sviluppo intellettuale.
Proprio per ovviare a questi traumi, l’agenzia Usa Spence-Chapin ha iniziato a reclutare negli ultimi anni volontari per coccolare neonati abbandonati dalle 2 alle sei settimane.
In Italia a sposare il progetto è stata l’associazione I bambini Dharma, a Brescia: «I bambini abbandonati in ospedale sono bambini invisibili, perché ben pochi conoscono la loro esistenza — sottolinea Giovanna Castelli, la presidente —. Se non appari, se non hai un’immagine né voce, infatti, per il mondo non esisti. Ma tutti abbiamo diritto ad avere delle possibilità. Ecco perché decisi 5 anni fa di fondare la nostra associazione, che poi è fiorita con l’entusiasmo di tantissimi volontari. Donare tempo e cuore ci regala felicità, non sottrae ma aggiunge. Ma niente pubblicità: noi coccoliamo i bambini con discrezione, sono minori e vanno protetti».
Nessuno di loro pensava di avere così tanto successo. E invece oggi si ritrovano con talmente tante richieste che sono stati costretti a chiudere le prenotazioni per i corsi sino a fine 2016, e le tv e i giornali nazionali li cercano per parlarne. «È incredibile — raccontano dalla onlus I bambini Dharma —. L’iniziativa è piaciuta così tanto che abbiamo 200 persone che stanno facendo il corso per diventare donatori di coccole e non potremo aprirne un altro prima delle fine dell’anno. E abbiamo almeno 1.000 richieste da tutta Italia per fare iniziative simili negli ospedali di altre regioni. Non sappiamo come organizzarci».
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Foto in copertina: www.maternita.it