I piu’ giovani non riposano quanto dovrebbero. Da un’indagine conoscitiva condotta su 365 ragazzine e 356 ragazzi di otto anni (che abitano nella zona di Campagnano romano) ed effettuata dalla direzione della Asl Rm4, dai medici scolastici del quarto distretto dell’azienda sanitaria e da Assirem (Associazione scientifica italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno) emerge infatti che “il 50% dei ragazzi dorme meno del previsto, anche perche’ c’e’ una scarsa consapevolezza dell’importanza del sonno (il 31,7% la sera non vorrebbe andare a dormire).
Si e’ riscontrata inoltre una difficolta’ all’addormentamento (9,6%) per la presenza di agitazione, ansia o paura (7,3%)”.
Lo studio e’ stato illustrato a Roma dal professor Oliviero Bruni, presidente mondiale della Medicina del Sonno Pediatrica, nel corso del convegno “Il sonno non solo riposo ma funzione essenziale per la salute e la qualita’ di vita”.
“Il 7,2% dei ragazzi- ha spiegato Bruni- si sveglia durante la notte piu’ di 2 volte, poi con difficolta’ a riaddormentarsi (5,4%). Anche quando dormono, molti presentano un sonno agitato, si muovono in continuazione (26,7%). Nell’insieme ne emerge un sonno insufficiente e di scarsa qualita’ che giustifica poi come al mattino abbiano difficolta’ a svegliarsi (26,1%) o si sveglino stanchi (15,2%).
Altro aspetto molto rilevante e’ la presenza di disturbi respiratori nel sonno: nel 17% e” infatti presente russamento, il 9,6 % non respira bene nel sonno mentre il 4,6% presenta apnee. Quest’ultimo dato e’ particolarmente significativo poiche’ e’ noto come la presenza di apnee nel sonno pregiudichi sia lo sviluppo fisico che mentale dei giovanissimi. I ragazzi con apnee presentano spesso disturbi del comportamento con deficit di attenzione e di concentrazione, irritabilita’ per cui frequentemente vengono etichettati come ”bambini difficili””. (Cds/ Dire)