L’intera comunità dell’Ordine degli infermieri di Bologna si stringe solidale alla collega Giulia che l’altra notte è stata vittima di un atto di violenza compiuto da una paziente giunta in Pronto Soccorso all’ospedale Maggiore.
L’Ordine delle professioni infermieristiche condanna senza se e senza ma qualsiasi gesto di violenza fisica e verbale: è inammissibile che una professionista formata e impegnata a salvare la vita delle persone non si debba sentire al sicuro sul proprio posto di lavoro, rischiando la propria incolumità per garantire la salute dei suoi pazienti. Si ricorda, inoltre, che questi gesti implicano conseguenze sul funzionamento del Pronto soccorso, tanto che tutti gli utenti in attesa sono costretti a subire disagi e ritardi nelle cure.
La comunità degli infermieri di Bologna, augurando alla collega una pronta guarigione, ricorda l’importanza del rispetto e della fiducia dei cittadini, quali elementi imprescindibili per un’efficace relazione terapeutica.
L’Ordine sollecita l’Azienda USL di Bologna ad individuare ulteriori strumenti da mettere in campo a tutela dei professionisti e si riserva di valutarne l’impatto.
COMUNICATO STAMPA
Infine, a tutela della professione, l’Ordine degli infermieri di Bologna sta valutando attraverso i propri legali di costituirsi parte civile nel procedimento penale che ci si augura venga instaurato contro la persona responsabile della violenza.
In copertina immagine tratta dal video edito dall’OPI di Bologna in collaborazione con Nurse24 dal titolo “La violenza ferma tutto”.