Il mondo sanitario e dell’assistenza si arricchisce di una nuova e importante realtà. Si tratta del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di ANT – Associazione nazionale Tumori – con la partecipazione di figure di spicco nel campo della medicina, della ricerca e del diritto, tra cui il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bologna, Pietro Giurdanella. La costituzione di questo organismo rappresenta un passo significativo per la Fondazione ANT, che da sempre si impegna a offrire supporto e assistenza nell’ambito della salute, con un occhio di riguardo alla ricerca scientifica e alla formazione.
La composizione del Comitato è articolata e di alto profilo ed include il presidente OPI Bologna Pietro Giurdanella il quale ha espresso gratitudine verso ANT per aver incluso l’ordine delle professioni infermieristiche di Bologna in un progetto di valori condivisi al servizio della comunità:
“Desidero ringraziare l’ANT e la presidente Raffaella Pannuti per aver coinvolto l’Ordine degli Infermieri nel CTS dell’ANT. Riteniamo che la partecipazione, il coinvolgimento, il confronto e la rete siano gli elementi imprescindibili per rispondere al meglio al mutare dei bisogni dei cittadini”.
Del gruppo fanno parte: Guido Biasco, direttore scientifico di ANT, e Silvia Varani, coordinatrice del Dipartimento Formazione e Ricerca, Silvia Varani, Stefano Canestrari, ordinario di Diritto Penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche di Unibo e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, e Carla Faralli, professoressa emerita di Filosofia del Diritto e membro del Comitato di Bioetica dell’Ordine dei Medici della Provincia di Bologna. Ad aggiungersi al comitato ci sono: Francesca Ingravallo, professoressa associata di Medicina Legale di Unibo con all’attivo ricerche in comunicazione in ambito assistenziale, pianificazione anticipata delle cure e decisioni di fine vita e valutazione medico-legale della disabilità, Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bologna.
La prima riunione del Comitato ha impostato le linee guida per il futuro, evidenziando l’importanza della telemedicina, del rapporto tra professionisti sanitari e pazienti, e della partecipazione attiva dei cittadini nella cura della propria salute.