Come ogni anno l’Ordine delle Professioni Infermieristiche partecipa attivamente a mantenere viva la memoria di quanto è accaduto a Bologna il 2 agosto 1980 e unisce nel ricordo la tragedia delle vittime e dei sopravvissuti con la reazione è la vicinanza dei soccorritori.
Venerdi 29 luglio, presso la sede dell’Ordine, in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, è stato organizzato un evento per ricordare le vittime attraverso le parole di chi era presente.
Alla presenza di Franco Cima, consigliere della Città Metropolitana, di Roberta Toschi, Presidente Commissione Salute e Welfare Bologna, di Cristina Pirazzini Vicepresidente dell’OPI di Bologna, ha aperto il pomeriggio Cinzia Venturoli, collaboratrice dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna, con una introduzione storica degli avvenimenti arrivando fino ai giorni d’oggi con le sentenze di quest’anno dopo 42 anni dalla strage.
Stefano Badiali medico rianimatore ha raccontato i momenti vissuti durante i soccorsi in stazione e Maria Dolores D’Elia, infermiera, ha rivissuto con i presenti, i momenti concitati dell’arrivo dei feriti nel reparto di chirurgia all’Ospedale Maggiore dove era in servizio.
Gianni Zini, padre di uno dei feriti, ci ha emozionato con il racconto dell’evento che lo ha toccato personalmente e di come successivamente si sia messo al servizio degli altri come volontario di ambulanza.
Ha chiuso il pomeriggio Marco Vigna, infermiere tra i padri fondatori del 118, collegando quei tragici eventi alla successiva nascita del 118 a Bologna, come reazione e risposta organizzata alla bomba in stazione.
Questa è una storia di vera resistenza che i protagonisti hanno raccontato davanti alle foto di Paolo Ferrari, allestite e visitabili fino al 12 agosto nella sede dell’Ordine.
Fotografie e allestimenti che ci hanno riportato indietro, a quel giorno tremendo. Per non dimenticare.
Nella stessa giornata è stata inaugurata l’esposizione permanente di materiali e settings assistenziali della professione infermieristica, che fa parte del patrimonio della Città Metropolitana.
Le persone interessate a visitare l’esposizione fotografica e museale fino al 12 agosto 2022, è pregato di contattare la segreteria OPI Bologna scrivendo a info@opibo.it.
Foto di Paolo Righi